Cronaca locale

Botte e minacce ai carabinieri: la follia dello straniero esperto di capoeira

Un ventinovenne straniero privo di documenti è stato arrestato nelle scorse ore a Riccione per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: durante le operazioni di identificazione, ha aggredito e mandato al pronto soccorso due carabinieri utilizzando mosse di capoeira

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Era stato condotto in caserma dopo aver più volte chiesto da bere con insistenza in vari locali di Riccione, inveendo a quanto sembra anche contro i baristi. E durante le operazioni di identificazione, ha minacciato e aggredito fisicamente i carabinieri, riuscendo più volte a divincolarsi utilizzando mosse di capoeira. Protagonista della vicenda in questione che arriva dalla Romagna è un uomo di 29 anni originario del Sud America, arrestato nelle scorse ore per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Sulla base di quanto riportato dalla stampa romagnola, tutto è iniziato qualche giorno fa, quando i titolari di alcuni locali riccionesi avrebbero segnalato agli esponenti delle forze dell'ordine la presenza molesta del ventinovenne. Lo straniero si sarebbe fermato in alcuni esercizi commerciali del posto, chiedendo insistentemente da bere.

L'extracomunitario si sarebbe però mostrato molesto e aggressivo nei confronti dei dipendenti dei bar e si è rivelato necessario un primo intervento dei militari dell'Arma per evitare che la situazione precipitasse. Il giovane è in un primo momento stato allontanato senza problemi, ma a distanza di qualche ora la scena si sarebbe ripetuta secondo il medesimo canovaccio: il sudamericano avrebbe raggiunto un chiosco ed avrebbe minacciato il titolare dando in escandescenze. Sul posto sono nuovamente giunti i carabinieri, i quali hanno portato lo straniero in caserma in quanto risultato sprovvisto di documenti. La persona in questione non parlava oltretutto italiano, ma i maggiori problemi sono sorti durante gli accertamenti di rito. Nel corso del fotosegnalamento infatti, il cittadino straniero si sarebbe scagliato addosso ad un militare, prendendolo a calci e pugni e spingendolo contro gli armadi dell'ufficio.

L'uomo, esperto di capoeira, se la sarebbe poi presa con un altro carabiniere che cercava di riportarlo alla calma: si sarebbe divincolato sfruttando alcune tecniche della lotta brasiliana, per poi aggredirlo e cercare di fuggire. Si sarebbe quindi barricato in una stanza interdetta al pubblico, nella quale avrebbe peraltro trovato un coltello. Ed avrebbe puntato l'oggetto tagliente contro gli operatori, rivolgendolo poi anche contro di sè. I militari si sono perciò visti costretti ad utilizzare il taser, per contenerlo e procedere poi all'arresto. Gli agenti aggrediti sono stati precauzionalmente portati al pronto soccorso locale, rimediando una prognosi rispettivamente di 5 e 6 giorni. Processato per direttissima, lo straniero si sarebbe giustificando dicendo di essersi agitato perché a suo dire le manette gli stringevano troppo i polsi.

Ma il giudice ha convalidato il fermo, disponendo la misura cautelare del carcere in attesa della prossima udienza fissata per domani.

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