Catania, aereo a 12 metri dallo schianto in mare: dall'errore umano al disorientamento, cosa può essere successo

Sono ancora numerosi i nodi da sciogliere su quanto accaduto la notte del 20 settembre dopo il decollo di un volo Air Arabia dall'aeroporto di Catania che stava per schiantarsi con la superficie del mare: le ipotesi e cos'è il disorientamento spaziale

Catania, aereo a 12 metri dallo schianto in mare: dall'errore umano al disorientamento, cosa può essere successo
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Quasi un mese dopo una tragedia sfiorata sulle acque del Golfo di Catania si inizia a fare un po' di chiarezza: secondo un rapporto preliminare stilato dall'Ansv (Agenzia Nazionale per la Sicurezza sul Volo), i piloti dell'Airbus A320 di Air Arabia decollato dall'aeroporto di Catania Fontanarossa con destinazione Amman, Giordania, non avrebbero inserito i dati fondamentali per la salita in sicurezza e l'aereo si è trovato a 12 metri dall'acqua del mare sfiorando la collisione.

Cosa è successo

Il 20 settembre scorso l'aereo decolla quando è quasi mezzanotte: si tratta di un volo chiamato di "riposizionamento", ossia senza passeggeri. Infatti sul volo Air Arabia Maroc 991 erano presenti soltanto il comandante, il primo ufficiale e quattro assistenti di volo. Subito dopo il decollo, però, qualcosa è andato storto tant'é che l'aereo ha rapidamente perso quota fino ad arrivare a un'altezza minima dalla superficie del mare e davvero molto pericolosa.

Le ipotesi

Secondo i dati raccolti, l'Airbus viaggiava a una velocità superiore ai 400 Km/h e per i due piloti è stato quasi un miracolo riuscire a risollevare l'aereo e proseguire senza ulteriori problemi a destinazione. Come riportato dal Corriere della Sera si cerca di capire cosa possa essere andato storto: innanzitutto un potenziale errore macroscopico risiederebbe nella mancata corretta compilazione della ceck-list che si fa prima della partenza. Infatti, nel computer di bordo vanno inserite le velocità relative al decollo che non sarebbero state messe.

Il disorientamento spaziale

Un'altra ipotesi riguarda il cosiddetto "disorientamento spaziale", ossia il buio della notte e la mancanza di punti di riferimento esterni (come la Luna), due coincidenze che potrebbero aver disorientato i piloti. Le indagini dell'Ansv stanno logicamente facendo il loro corso e ne sapremo di più nelle prossime settimane ma già due piloti di volo hanno detto la loro al quotidiano. Se in un primo momento l'Airbus A320 sale di quota fino a 120 metri, da qui accade qualcosa di inaspettato.

"Poi, all’improvviso, il comandante 'impartisce' una serie di input sul sidestick, la barra laterale, che inducono il velivolo a portare il muso verso il basso. L’A320 riduce l’assetto, poi scende rapidamente, a oltre 230 nodi (426 chilometri orari), superando persino il limite di velocità consentito con quella configurazione di flap", riporta una parte del documento secondo quanto dichiarato dagli esperti.

"Dalla lettura del rapporto preliminare sembra che i piloti non si siano nemmeno accorti di quanto accaduto. Sono arrivati a un certo punto del decollo che si aspettavano un certo comportamento del velivolo, ma questo non è accaduto. Potrebbero non aver capito il problema, forse hanno pensato ad avaria, e allora hanno iniziato ad agire in maniera scoordinata, non hanno agito in maniera razionale", spiega uno dei comandanti interpellati dal Corriere.

L'aereo in picchiata

A bordo suonano diversi allarmi, la situazione è critica ed è un miracolo che non sia accaduto nulla con un aereo così grande a soli 12 metri dalla superficie del mare. I due piloti sono poi riusciti a far riprendere quota in maniera stabile con l'atterraggio ad Amman avvenuto senza ulteriori problematiche. Resta dunque da capire cosa è successo nella fase di decollo, un'anomalia rara e grave. Gli investigatori hanno intenzione di approfondire cosa possa essere accaduto, se un errore umano, tecnologico o anche il disorientamento dei piloti.

Di certo non potranno più essere recuperati i dialoghi tra comandante e primo ufficiale perché le voci sono state sovrascritte con il volo successivo: a questo punto si potranno unicamente interpretare e leggere i dati di volo.

Nel frattempo, la compagnia Air Arabia Maroc ha spiegato che modificherà un software introducendo un avviso obbligatorio quando le velocità non vengono inserite e nuovi addestramenti per saper decollare anche senza aver messo i parametri fondamentali di un volo.

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