"Complici con genocidio palestinesi". Occupata la sede dell’Europarlamento a Roma

Il blitz è stato firmato da una trentina attivisti della Rete Yalla e del Movimento Studenti Palestinesi

"Complici con genocidio palestinesi". Occupata la sede dell’Europarlamento a Roma
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L’Unione europea è complice del genocidio della popolazione palestinese. Con questa motivazione una trentina di attivisti della Rete Yalla e del Movimento Studenti Palestinesi hanno occupato la sede del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre. “Abbiamo occupato per chiedere la fine dello sterminio della popolazione palestinese di Gaza SUBITO! Invochiamo lo stop del Genocidio da Gaza alla West Bank”, si legge nella nota diramata dagli occupanti subito dopo aver preso possesso degli uffici dell’Europarlamento e della Commissione europea in Italia.

“Stop genocidio”, la scritta sui cartelli esposti all’entrata della sede del Parlamento europeo a Roma tra fumogeni e bandiere palestinesi. Un’azione necessaria, secondo gli attivisti, per ricordare “alle eminenze grigie della politica europea che la pulizia etnica operata dal sionismo israeliano è in atto da ben prima del 7 ottobre, arrivando in questi giorni ad un'escalation intollerabile di quasi 11mila morti per vendetta, esecuzione indiscriminata di civili a rappresentare un vergognoso massacro per ogni società che si possa dire ‘civile’”.

Come riportato da Fanpage, all’interno della sede di via IV Novembre è stato consegnato un elenco con i nomi delle vittime palestinesi a Gaza sotto i bombardamenti firmati da Israele. Ma l’azione non è rimasta impunita: sul posto sono giunti gli agenti della Digos di Roma e dei carabinieri: fermati dieci attivisti. Rilasciati dopo circa trenta minuti, verranno denunciati per invasione di edificio e manifestazione non autorizzata. Ma non è finita qui: un nuovo appuntamento è in programma alle ore 18.00, a Piazzale del Verano, per una nuova mobilitazione a sostegno del popolo palestinese. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.

A Roma il clima è incandescente, basti pensare alle azioni antisemite annotate nel corso degli ultimi giorni. Gli attivisti pro-Gaza sono già entrati in azione giovedì all’Università La Sapienza, dove il collettivo Cambiare Rotta ha guidato l’occupazione dell’istituto. Non sono venuti meno i momenti di tensione, con scontri tra studenti e forze dell’ordine. “Sapienza occupata per la Palestina”, lo striscione srotolato dalla facoltà di Scienze politiche della prima università capitolina.

Tra le varie richieste, la revoca della mozione di solidarietà con Israele votata all’unanimità dal Senato Accademico. Ricordiamo che nella giornata di lunedì i collettivi rossi si erano già resi protagonisti di un’occupazione all’Università Orientale di Napoli.

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