Confcommercio, 80 anni di storia in mostra a Palazzo Bovara

Sabato 25 e domenica 26, fotografie d’epoca, documenti storici e materiali inediti raccontano la rinascita, il 22 settembre 1945, dell'associazione e il suo percorso nella Milano del fare fino ad oggi. Ricostruito lo "studio del presidente". La visita è gratuita: ecco come prenotare

Confcommercio, 80 anni di storia in mostra a Palazzo Bovara

Una mostra con fotografie d’epoca, documenti storici e materiali inediti che racconta gli 80 anni di Confcommercio Milano, un viaggio inedito per “ritornare al futuro” dal 1945 al 2025 che consente anche di scoprire la bellezza monumentale dello storico Palazzo Bovara, sede del Circolo del Commercio, in corso Venezia 51, è una delle proposte più interessanti per un weekend alla scoperta di una delle anime più importanti della città. La mostra è aperta sabato 25 e domenica 26 ottobre con accesso al pubblico gratuito dalle 10.30 alle 18, registrandosi a questo link.
Non solo, oltre alla mostra, è possibile partecipare agli eventi promossi da 31 attività storiche di Milano città con l’iniziativa del Club Imprese Storiche “Storie di lavoro e tradizione con le imprese storiche” con appuntamenti in negozi e locali con visite, eventi culturali, laboratori sempre prenotando mentre è stata predisposta una mappa online per scoprirle.

Confcommercio Milano Posa prima pietra

LA MOSTRA A PALAZZO BOVARA
Il 29 aprile 1945 veniva fondata la Confcommercio Nazionale e il 22 settembre 1945 l’associazione si costituiva anche a Milano, con la rinascita dell’Unione Commercianti oggi Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Gli 80 anni di storia al servizio delle imprese scorrono accanto e attraverso quella della città: dalla ricostruzione economica e sociale del dopoguerra, alla terziarizzazione dell’economia con l’avvento dei servizi, dalla crisi politica e sociale degli anni Novanta a quella economica e pandemica degli anni Duemila. Dalle trasformazioni urbane ai grandi eventi nazionali, le 130 immagini raccontano di evoluzione e innovazione, responsabilità e dialogo con uno “sguardo dalla vetrina”. Scatti che sono uno spaccato della società e dell’economia cittadina con un video di testimonianze d’imprenditori. In una sala è anche riprodotto uno “studio del presidente” di Confcommercio. Ai visitatori saranno anche donate cartoline con le riproduzioni di alcune foto con citazioni dei presidenti della Confcommercio milanese nella storia.

Confcommercio Milano-protesta contro governo 1984

La mostra comincia il suo cammino proprio dalla ricostruzione economica e sociale del dopoguerra. Nel 1945, con la fine della guerra il Comitato di liberazione nazionale nomina Luigi Rossi commissario straordinario. Proprio lui, nell’ottobre dello stesso anno, è eletto presidente della nuova Unione. In quegli anni, uno dei principali obiettivi dell’organizzazione è riacquistare la sede dell’associazione: Palazzo Besana, in piazza Belgioioso, requisito dal Ministero del Lavoro con la fine della guerra, è restituito all’Unione nel 1952, grazie all’impegno del nuovo presidente Edoardo Origlia e al sostegno dei commercianti. La ricostruzione del palazzo, inaugurata nel 1954, segna la rinascita e la fine dei lavori viene celebrata con un grande manifestazione il 5 febbraio 1956.

Confcommercio Milano-Food City

Milano, città del fare che guarda al futuro con la crescita del commercio e dei servizi, è raccontata attraverso quattro temi: i grandi eventi; la crisi pandemica; le grandi alleanze con gli altri protagonisti del territorio e infine il rapporto con la Confederazione nazionale, di cui l’associazione di Milano è inevitabilmente punto di riferimento e talvolta guida perché, come disse nel 1956 il presidente Edoardo Origlia: “Non sono tutte le celebrazioni, slanci di fede verso l’avvenire?”. E il presidente Carlo Sangalli accoglie così i visitatori: “Benvenuti negli 80 anni di Confcommercio Milano. Benvenuti nella nostra storia. Benvenuti nel nostro
futuro
”.

Confcommercio Milano-ricostruzione ufficio presidente

LA SCRIVANIA DEL PRESIDENTE
Mobili e arredi d’epoca per la scrivania del presidente sulla quale si trovano libri: verbali consigli direttivi scritti a mano e pubblicazione relativa all’inaugurazione del Capac alla presenza delle maggiori autorità dello Stato; l’aquila di Calimala, simbolo della Confcommercio, con il logo che si rifà alla corporazione fiorentina del 1150; la Bandiera di Confcommercio (con aquila) e il disegno preparatorio; articoli stampa del “Il commercio Lombardo”: uno dedicato alla cerimonia della posa della prima pietra il 7 novembre 1954 e un altro dedicato all’inaugurazione del Capac nel 1966 alla presenza del presidente del Consiglio Aldo Moro; l’invito alla manifestazione Cinquantennale con il programma attività e l’invito scritto dal presidente Edoardo Origlia; una lettera datata 7 luglio 1945 dove l’avvocato Pirola, incaricato dai Commissari ministeriali liquidatori per le vendita di palazzo Besana, contatta il primo presidente Luigi Rossi per la stipulazione di un contratto d’affitto dei locali.

PALAZZO BOVARA
Il palazzo, oggi sede del Circolo del Commercio e prestigiosa location di eventi, convegni e “week”, fu edificato nel 1787 su disegno dell'architetto ticinese Francesco Soave per il Conte Giovanni Bovara, professore all'Università di Pavia e poi Ministro dei Culti del Regno Italico.

L’edificio fu progettato con una facciata neoclassica e gli eleganti saloni e gallerie interne e il giardino all'italiana, furono sede nel periodo della Repubblica Cisalpina dell'ambasciata di Francia e fecero da sfondo in tutto il primo ottocento ad una vita culturale e mondana assai intensa. Tra gli ospiti illustri anche Stendhal, allora sottotenente dei dragoni che vi soggiornò tra il giugno e l’ottobre del 1800.

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