Cronaca locale

Devono sequestrargli lo yacht, ma non lo trovano: caccia all'oligarca russo

Le autorità italiane stanno cercando l'oligarca russo Dmitry Mazepin (padre di Nikita, ex-pilota di Formula Uno) per notificargli il "congelamento" dello yacht di sua proprietà registrato in Sardegna. Nonostate le sue ultime tracce portino a Forte dei Marmi, l'uomo sembra essersi volatilizzato insieme alla barca

L'oligarca russo Dmitry Mazepin, padre dell'ex-pilota di F1
L'oligarca russo Dmitry Mazepin, padre dell'ex-pilota di F1

Le autorità italiane avrebbe dovuto notificargli il "congelamento" dello yacht di sua proprietà, applicando le sanzioni previste nei confronti degli oligarchi russi sin dallo scorso anno, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. Le ultime tracce del magnate hanno condotto gli investigatori a Forte dei Marmi, in Toscana. Ma nessuno sa con certezza dove sia finito e soprattutto dove abbia portato il panfilo, evitandone così la sostanziale requisizione. La sanzione sembra quindi caduta nel vuoto per il momento e il Comune toscano ha pubblicato sul proprio albo pretorio un avviso con l'obiettivo di rintracciarlo. Di certo c'è che Dmitry Arkadievich Mazepin, imprenditore originario della Russia attivo nel ramo dell'ammoniaca e dei fertilizzanti, sembra essere scomparso nel nulla.

L'uomo d'affari, padre dell'ex-pilota di Formula Uno Nikita Mazepin, risulta residente a Mosca (nonché titolare di quote di società a Londra) e vanterebbe un patrimonio personale stimato in circa 800 milioni di dollari. Soggiornava spesso in Italia, soprattutto in vacanza: aveva registrato la propria barca in Sardegna e sino a qualche giorno fa il natante era ormeggiato sul litorale ligure, presso Savona. Lì sarebbe dovuto teoricamente rimanere, ma a quanto pare il proprietario avrebbe già levato gli ormeggi in anticipo per evitare la requisizione del bene. Le indagini hanno condotto gli inquirenti al Forte perché risulterebbe a nome dell'oligarca russo un domicilio fiscale aperto per l'affitto di una villa al mare. Così nelle ricerche è stata seguita anche la consueta attività amministrativa con la pubblicazione nella casa comunale di un avviso “per il ritiro del verbale di contestazione 3/2023”.

Il verbale in questione riguarda per l'appunto la notifica di un vincolo amministrativo sullo yacht, fino a nuova disposizione: Mazepin non avrebbe quindi potuto disporne, sino alla revoca del provvedimento. Ma quest'ultimo, evidentemente dopo aver fiutato l'aria in anticipo ("congelamenti" di beni intestati a cittadini russi sono del resto già avvenuti in tutta Italia, dallo scorso marzo in poi) e sarebbe già altrove con la barca. In Versilia, oltretutto, secondo la stampa locale l'oligarca non si vede da tempo.

Chi indaga sospetta che l'uomo abbia già trasferito il natante lontano dalle coste italiane e da quelle di Paesi che hanno deciso di sanzionare i milionari russi: il panfilo si troverebbe al largo della Tunisia, secondo alcune fonti.

Mazepin potrebbe invece aver già fatto ritorno in Russia, in attesa degli eventi.

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