Cronaca locale

Fermato per un controllo, marocchino perde la testa a Foggia: violenze e distruzione con la catena

L'immigrato dà in escandescenze: lancia oggetti contro gli agenti e con la catena devasta la macchina di servizio. È già in libertà con l'obbligo di firma

Fermato per un controllo, marocchino perde la testa a Foggia: violenze e distruzione con la catena

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Ha mostrato un atteggiamento ostile verso gli agenti in divisa, dando in escandescenze al momento dei controlli e adottando un comportamento violento e minaccioso all'indirizzo dei vigili. Il tutto, come se non bastasse, colpendo con una catena l'auto di servizio. In un primo momento il marocchino è stato ammanettato per l'episodio di cui si è reso protagonista, ma alla fine è arrivata la decisione che lo ha rimesso in libertà. Una vicenda che s'inserisce in un quadro allarmante nella provincia di Foggia e non solo per quanto riguarda l'allarme sicurezza.

Il caso si è verificato precisamente a San Nicandro Garganico, dove l'uomo di nazionalità marocchina era stato fermato per essere sottoposto a delle verifiche del caso. Gli era stato contestato l'esercizio abusivo dell'attività commerciale e, tra l'altro, l'ambulante sarebbe stato accusato di vendere merce contraffatta. Avrebbe reso nota la patente rilasciata dalle autorità del Marocco che però sarebbe stata ritenuta insufficiente ai fini dell'identificazione. Ed è così che l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, ha perso la testa e ha iniziato a lanciare alcuni oggetti nei confronti di due agenti in divisa che a quel punto - in attesa dell'arrivo dei rinforzi - hanno preferito indietreggiare e allontanarsi.

Il marocchino ha continuato a non ragionare: si è tolto la maglietta e ha pronunciato frasi incomprensibili brandendo in maniera pericolosa una catena di cui è entrato in possesso e con cui ha improvvisamente colpito la macchina di servizio della Polizia locale. Dalle immagini, pubblicate sulla pagina Instagram di Welcome to Favelas, si vedono chiaramente i danni apportati ai vetri. Notevole la rabbia dei presenti e dei residenti nei confronti dello straniero che ha seminato il panico, che è stato poi bloccato e ammanettato. Decisivo l'intervento dei carabinieri, allertati da numerose chiamate al 112. Tuttavia, come riportato da Foggia Today, l'uomo è stato rimesso in libertà con obbligo di firma.

"Rimesso in libertà…? Carcere!", è stato il commento lapidario di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture. Sulla questione si è espresso anche Matteo Vocale, sindaco di San Nicandro Garganico, che ha espresso solidarietà agli agenti della Polizia Locale coinvolti per un gesto che ha bollato come "inqualificabile" e che ha ringraziato il lavoro svolto dai carabinieri. Per il primo cittadino deve tornare prioritario il tema della certezza della pena e del sistema legislativo italiano "che, in alcuni casi, resta eccessivamente garantista, lasciando che soggetti socialmente pericolosi restino a piede libero come nulla fosse".

Annamaria Fallucchi, senatrice di Fratelli d'Italia, ha assicurato che l'impegno e l'attenzione verso l'operato delle forze dell'ordine hanno "la totale attenzione della maggioranza di governo".

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