
Dopo il tragico evento che ha visto un bambino cadere dalla finestra di una scuola, il padre ha voluto chiarire la sua posizione. Mohamed, genitore della vittima di soli sette anni che ora lotta tra la vita e la morte all'ospedale Gaslini di Genova, ha voluto rilasciare un'intervista a Primocanale.it affermando di volere giustizia: "Doveva essere guardato, seguito, invece è caduto per tre metri" accusa il padre.
Pieno di rabbia e paura di perdere il proprio figlio, Mohamed chiede giustizia: "Mio figlio è stato abbandonato" puntando il dito contro gli insegnanti e contro la scuola De Amicis di Voltri. Il piccolo aveva iniziato il suo percorso scolastico - da appena due giorni - al polo Res per gli alunni con bisogni educativi speciali. "Non è stata una scelta difficile - racconta - quella di trasferirlo, ma siamo stati costretti" dato che la scuola che il bambino frequentava in precedenza aveva fatto sapere di avere "difficoltà nel gestirlo".
A vedere la scena è stato un passante che, gridando, ha avvisato il personale della scuola. Poi l'intervento del 118 e il trasporto d'urgenza con l'elisoccorso. Sebbene le condizioni siano stabili, restano gravissime. Con un messaggio Mohamed è stato avvisato che il bambino "si è fatto male, lo stanno portando al Gaslini" come racconta lui stesso. "Nessun dettaglio in più. Nessuno - racconta - Ho pensato avesse battuto la testa, si fosse rotto qualche osso o fosse scivolato...mai avrei immaginato di trovare mio figlio in fin di vita". Nessuno ha fatto sapere al padre la situazione in cui si trovava il suo bambino: "Ho provato a ricontattare la maestra, ma niente. Sono arrivato in ospedale e dopo cinque minuti ho scoperto cosa fosse successo" spiega, accusando la scuola sul perché il figlio fosse solo: "Doveva essere guardato. Lunedì avevo spiegato che ogni tanto scappa come fanno molti bambini, quindi sapevano come fosse la situazione". Secondo quanto risulta, la scuola ospita bambini che necessitano sostegno individuale e quindi per ogni studente c'è un docente apposito. Il giorno dell'incidente, il maestro del figlio di Mohamed era in malattia.
Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo alunno sarebbe salito su una rampa di scale senza parapetto che lo hanno portato su un terrazzino. Al momento gli inquirenti stanno valutando l'ipotesi di reato per lesioni colpose oppure quella di abbandono di minore. Nel primo caso si tratterebbe di responsabilità involontaria, mentre nel secondo la natura dell'incidente sarebbe dolosa e quindi ben più grave.
Dal ministero sono già arrivati gli ispettori per capire al meglio la dinamica dell'incidente e verificare criticità legate alla sicurezza dell'edificio con l'obiettivo di stabilire se la caduta sia stata una fatalità o se sia stata il frutto di negligenza da parte del personale scoltastico.