"Non sa di cosa parla...". Il Pd si spacca sull'accoglienza migranti

Il governatore Pd della Toscana ha proposto di trasformare l'ex-centro vaccinale di Prato in una struttura adibita all'accoglienza migranti. Una proposta che non è però piaciuta al primo cittadino pratese, altro esponente dem. E quest'ultimo non ha risparmiato una "stoccata" al presidente

"Non sa di cosa parla...". Il Pd si spacca sull'accoglienza migranti
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Il governatore Pd della Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato di aver proposto al prefetto di adibire all'accoglienza dei migranti un edificio sostanzialmente inutilizzato posto sul territorio comunale di Prato. Una decisione che ha però colto di sorpresa un altro esponente "dem" di spicco, ovvero il primo cittadino pratese Matteo Biffoni. E quest'ultimo non le ha mandate a dire, non nascondendo una certa irritazione per non esser stato avvertito. Il centrosinistra, in Toscana, sembra insomma "spaccarsi" sull'accoglienza, stando perlomeno a questo botta e risposta "interno" concretizzatosi nelle scorse ore. Tutto è iniziato nel capoluogo toscano, a margine di una conferenza stampa: incalzato dai cronisti proprio sul tema dell'accoglienza, Giani si è detto favorevole al modello dell'"accoglienza diffusa" ed avrebbe individuato nell'edificio dell'ex-Creaf di Prato un potenziale luogo da trasformare in un centro di accoglienza straordinaria. Si tratta di uno stabile che in origine nacque come "incubatore" di start up avveniristiche, per un progetto mai decollato in toto.

La proposta del governatore Pd

Nell'ultimo biennio l'ex-Creaf è stato riutilizzato come centro vaccinale: numerosi i residenti che vi si sono recati per l'inoculazione del vaccino anti-Covid. E secondo il governatore, la struttura di proprietà della Regione potrebbe essere riadattata come Cas, se non addirittura come Cpr. "In Toscana, per affrontare il problema degli immigrati con quello che è il principio dell'accoglienza, prima di tutto non possiamo pensare di fare le gare al massimo ribasso con cifre risibili per la gestione dei Cas - le parole di Giani, riportate dal quotidiano La Nazione - nei giorni scorsi ho sentito il prefetto, che mi ha spiegato che a tale scopo si potrebbe adattare il Creaf. Abbiamo ragionato per come e perché potrebbe adattarsi, ma non può restare un gioco di rapporti individuali". Una proposta che non è piaciuta a Fratelli d'Italia, ricordando come poco tempo fa la giunta regionale avesse anticipato l'idea di trasformare l'ex-Creaf in un ospedale di comunità.

La replica stizzita del sindaco "dem"

La vera notizia però è che nemmeno il sindaco Pd di Prato (e quindi del medesimo colore politico di Giani) sembra aver gradito l'uscita del presidente. E non ha nascosto il proprio disappunto. "Se prima avevo un sospetto, adesso ho la ragionevole certezza che Giani parli di immigrazione senza sapere e avere chiaro cosa si intenda per "accoglienza diffusa" - ha commentato - perché se immagina il Creaf come una struttura per l'accoglienza diffusa, forse non ha idea di cosa sia il modello toscano e pratese. Dove l'accoglienza si fa in piccoli spazi e con piccoli nuclei e non in luoghi enormi come l'ex Creaf, che diventerebbe un altro Cas". A Biffoni non sembra esser andata giù in particolar modo l'assenza di comunicazione sull'"ipotesi-Creaf".

"L'idea è del presidente e l'immobile è della Regione, quindi possono fare come credono - ha chiosato - ma prendo atto, siccome con me non ne ha mai parlato, del rispetto del presidente della Regione per questa città".

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