"I genitori sono insegnanti e non lavorano". E il bimbo viene escluso dal centro estivo

Scoppia il caso a Cesena, dove un bambino è stato rifiutato dal centro estivo perché i genitori sono insegnanti: ecco cosa è successo

"I genitori sono insegnanti e non lavorano". E il bimbo viene escluso dal centro estivo
00:00 00:00

Un bimbo è stato rifiutato dal centro estivo perché figlio di due insegnanti. Pare assurdo, eppure le cose stanno proprio così. Dal momento che il padre e la madre del piccolo ricoprono entrambi il ruolo di docenti - e dunque non si trovano impegnati nel lavoro durante il mese di luglio - la richiesta di adesione al gruppo formativo è stata respinta.

Il caso, in provincia di Cesena, ha generato un'accesa polemica, e sta coinvolgendo politici locali e rappresentanti dei sindacati. Tutto è partito dalla denuncia della madre del bambino che ha poi riferito l'accaduto al Corriere Romagna. Dal momento che lei e il marito sono entrambi insegnanti, e la reperibilità non viene considerata un'attività lavorativa, il loro bambino non era stato accettato al centro estivo. La richiesta della famiglia, dunque, non è stata ritenuta prioritaria.

A intervenire è stata Maria Elena Baredi, assessore alla Scuola e ai Servizi per l'Infanzia, oltre che insegnante. Secondo la Baredi, il rifiuto nei confronti del bimbo non è dettato da pregiudizio, quanto piuttosto dall'applicazione di criteri "oggettivi, trasparenti e uguali per tutti". Questo perché "la semplice reperibilità del docente non rappresenta un'attività lavorativa in senso giuridico né amministrativo". La situazione del bambino non è stata quindi ritenuta prioritaria, dato che il centro estivo è stato garantito ai figli di coloro che, al contrario, hanno dimostrato di essere in servizio nel mese di luglio.

La risposta non è però stata sufficiente a far placare gli animi. Per i sindacati che rappresentano la categoria degli insegnanti si tratta di discriminazione. "Affermare che i docenti a luglio non lavorano è uno stereotipo che va combattuto. I docenti, come stabilisce il contratto collettivo, sono in ferie, e le ferie sono un diritto, non un privilegio.

Non possono essere usate come motivo di esclusione da un servizio pubblico essenziale come il centro estivo", ha tuonato Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale del sindacato Gilda degli Insegnanti. A suo dire, questa decisione non fa altro che penalizzare "una categoria già vessata, con stipendi miseri, precarietà e lavoro sommerso".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica