Incendio a Prato, le vittime intrappolate mentre cercavano di spegnere le fiamme

Incendio al poligono di tiro di Galceti. Le cause ancora da chiarire. Due uomini di 67 e 66 anni hanno perso la vita cercato di domare le fiamme con gli estintori, prima di rimanere intrappolati

Incendio a Prato, le vittime intrappolate mentre cercavano di spegnere le fiamme
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Si chiamavano Gabriele Paoli ed Alessio Lascialfari le due vittime dell'incendio di Prato divampato all'interno del poligono di tiro. Avrebbero inizialmente tentato di domare le fiamme che stavano aggredendo la struttura, prima di restare senza via di scampo. E il Comune di Prato ha proclamato il lutto cittadino per lunedì prossimo, mentre si indaga ancora per ricostruire nei dettagli la vicenda e pompieri e volontari sono ancora all'opera per bonificare la zona. Sono gli ultimi sviluppi di una storia non priva di punti interrogativi, con la palla che (come lasciato intendere ieri dal sindaco Ilaria Bugetti) passerà con tutta probabilità alla magistratura, che dovrà occuparsi di individuare le causa del rogo. Paoli, 67 anni, era il direttore del tiro a segno in questione, mentre il sessantaseienne Lascialfari ne era uno degli utenti più assidui. L'istruttore di tiro quarantaseienne che era con loro risulta ancora ricoverato a Pisa in gravi condizioni. Sembra che il fuoco sia partito dalla linea di tiro, dove si trovavano gli istruttori.

Stando ad una prima ricostruzione, potrebbe essere stato innescato dal residuo di polveri da sparo, altamente infiammabili, che si accumulano davanti alle linee. Ma non si esclude tuttavia che possa essere stato scatenato dal ritorno di fiamma di un’arma che stava utilizzando una delle vittime. I tre uomini coinvolti nella tragedia avrebbero inizialmente cercato di spegnere l'incendio sorto all'interno del poligono utilizzando gli estintori, ma sarebbero poi rimasti intrappolati e non avrebbero avuto modo di scappare. Alla tragedia per la perdita delle vite umane si è poi aggiunta l’emergenza per l’incendio che, dalla struttura, si è propagato sino al parco di Galceti: il fuoco ha attaccato sterpaglie e pineta, trovando nella vegetazione secca e nel vento un alleato per spingersi su per la collina fin quasi all’abitato di Figline. Sono entrati in azione due elicotteri antincendio della Regione con dieci squadre di volontariato Aib e secondo le prime stime dell'ente regionale, la superficie percorsa dalle fiamme ammonta ad otto ettari.

Poche ore fa, il Comune di Prato ha fatto sapere in una nota che sta proseguendo "il lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari dell’anticendio boschivi, per mettere in sicurezza l’area del Monteferrato e intervenire laddove si dovessero riaccendere i focolai". E che lunedì sarà giorno di lutto cittadino: le bandiere del palazzo comunale saranno esposte a mezz'asta, mentre alle 16:30 verrà osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Anche la sezione pratese della Lega si è unita al cordoglio per un episodio che ha scosso l'intera Toscana. "La Lega di Prato esprime il proprio cordoglio e si unisce al dolore delle famiglie delle vittime dell'incendio al poligono di tiro di Galceti, che ha causato due morti e un ferito grave - il pensiero degli esponenti pratesi del Carroccio - le fiamme, partite dalla linea di tiro, si sono estese alla pineta del parco di Galceti, causando l'evacuazione di una famiglia.

La Lega esprime la sua piena vicinanza alle famiglie e ringrazia i soccorritori: ora è il momento del silenzio e del dolore, mentre tecnici e inquirenti stanno lavorando ad accertare le cause della tragedia che colpisce l'intera città di Prato".

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