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Kata, spunta una nuova pista: vendetta per un abusi su una minorene

Gli inquirenti stanno valutando ogni ipotesi possibile e ora si concentrano sulle voci relative a un abuso commesso su una minorenne tempo prima che Kata scomparisse

Kata, spunta una nuova pista: vendetta per un abusi su una minorene
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Si torna a parlare della piccola Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa lo scorso 10 giugno dall'ex Hotel Astor di Firenze, divenuto dimora di molte famiglie. Stando alle ultime indiscrezioni trapelate, gli inquirenti starebbero seguendo una nuova pista, secondo cui la bambina sarebbe stata portata via per vendetta dopo un abuso commesso su un'altra minorenne.

I sospetti degli inquirenti

Secondo quanto riferito da Repubblica, fra le mura dell'ex Hotel Astor potrebbe essere accaduto qualcosa di orribile prima della sparizione della piccola Kataleya. Ci sarebbe una nuova pista, infatti, secondo la quale una minorenne sarebbe stata abusata sessualmente all'interno dell'albergo, in cui dimorano degrado e violenze. Si tratta di un argomento delicatissimo, su cui le autorità locali mantengono un obbligatorio riserbo, ma secondo alcune testimonianze una persona vicina a Kata sarebbe diretta responsabile di quell'abuso.

Se ciò fosse vero, allora quello di Kataleya potrebbe essere stato un caso di rapimento motivato dal desiderio di vendicarsi nei confronti di un'intera famiglia. Del resto, non è mai arrivata alcuna richiesta di riscatto, dunque non può essere il denaro la ragione che ha spinto qualcuno a portare via Kata. Non solo. Il rapimento, se di rapimento si tratta, è stato eseguito con una cura peculiare, e nessuno ha mai detto nulla. Nessuno ha mai parlato. Sull'intera vicenda permane un silenzio inquietante.

Una nuova pista, dunque, da valutare però con estrema prudenza. Gli inquirenti, che ormai da mesi stanno cercando di trovare la bambina scomparsa, non possono escludere alcuna ipotesi.

Va detto che già nei giorni successivi alla scomparsa di Kata alcune voci relative a un abuso avvenuto nell'ex Hotel avevano cominciato a circolare, ma nessuno aveva mai dato piena conferma. Ecco perché, almeno nelle fasi iniziali delle indagini, gli investigatori avevano deciso di seguire altre tracce. Si è pensato a uno scambio di persona, poi a una ritorsione connessa al racket degli affitti, infine a un debito di droga. Niente ha mai portato a una soluzione.

Il contesto familiare

Passano i mesi, Kata non si trova. Non sappiamo ancora cosa possa essere accaduto alla bambina. Gli inquirenti continuano a concentrarsi sul contesto familiare, convinti che è lì che si cela la risposta.

Lo scorso mese sono stati ascoltati numerosi parenti, come Abel Argenis Vasquez, fratello della madre della bimba, e il 18enne Marlon Edgar Chicclo, uno dei fratelli del padre. Ad essere interrogato anche il "boss" dell'Hotel Astor, Carlos Palomino De La Colina. Controllati anche due zii per delle macchie di sangue sospette trovate nelle loro stanze, due cugine e un cittadino romeno.

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