L’ex deputato grillino insulta il docente. "Ma stai buono e non rompere il c..."

L'alterco con il professore Gennaro Avallone si consuma nei corridoi della facoltà di Sociologia dove quest'ultimo insegna Sociologia dell'ambiente

L’ex deputato grillino insulta il docente. "Ma stai buono e non rompere il c..."
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In fin dei conti si può dire che è stato coerente al mandato ideologico del fondatore del suo partito: dal «Vaffa», urlato con orgoglio contro «poteri forti» e «Palazzo», al «vaffa», non più urlato ma ben scandito a un professore universitario che chiedeva semplicemente di poter fare lezione senza essere disturbato da schiamazzi molesti. È questa la parabola di Luigi Iovino (nella foto), un passato da parlamentare nelle file del Movimento Cinquestelle e un presente da studente fuori corso di Giurisprudenza.

Il casus che ha prepotentemente conquistato gli onori delle cronache è proprio quest'ultimo episodio. L'alterco con il professore Gennaro Avallone si consuma nei corridoi della facoltà di Sociologia dove quest'ultimo insegna Sociologia dell'ambiente. Il video che ritrae il docente inseguire il gruppo di «schiamazzatori» per chiedere silenzio e rispetto per il lavoro altrui si chiude con gli insulti rivolti proprio dall'ex parlamentare all'indirizzo dell'accademico («ma stai buono e non rompere il c...»). Un video che - manco a dirlo - fa il giro del web assurgendo a gogna mediatica proprio contro chi militava nel partito che ha fatto della gogna mediatica lo strumento più efficace per ottenere il potere. L'università ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti dello studente (32 anni) ed ex deputato. E intanto, attraverso una nota, esprime una ferma condanna dell'accaduto. «Il rettore Vincenzo Loia e l'intera università di Salerno stigmatizzano l'accaduto - recita la nota del rettorato - e, ribadendo la centralità degli studenti, sottolineano che la stessa non può e non deve in nessun caso travalicare i limiti etici e comportamentali del rispetto e della civiltà».

Iovino, manco a dirlo, non ci sta a far la parte del prepotente e parla di «strumentalizzazione».

Interpellato dai giornali locali dice che il professore lo aveva provocato e inseguito, tirando in ballo pure il suo passato di parlamentare. Ammette, Iovino, di aver usato parole poco urbane ma si ritaglia la parte della vittima delle circostanze. E già annuncia che potrebbe adire alle vie legali, passando da giustizialista a querelante.

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