
Avevano contestato l'installazione di un'antenna 5G nel cortile dell'Oratorio San Carlo Borromeo a San Giuliano milanese. Era l'aprile 2024, il ripetitore è stato posizionato vicino al campo di calcio dove giocano i bambini, a pochi metri dalle abitazioni. Per ottenere informazioni sui rischi per la salute provocati dalle emissioni, i cittadini hanno formato un comitato. «L'Istituto superiore di Sanità ha messo per iscritto di non disporre di dati sugli effetti delle antenne 5G - avevano spiegato i residenti durante un'assemblea molto partecipata - È risaputo che alti livelli di inquinamento elettromagnetico possono provocare danni alla salute e all'ambiente, anche gravissimi. In base alla legge in vigore in materia di immissioni di forme di energia nell'ambiente il Governo è tenuto a richiedere il parere di almeno due enti ma, al momento, questa legge è disattesa. Perciò chiediamo che il Comune esegua rilevazioni su questa e sulle altre antenne di San Giuliano, che avvii una mappatura completa degli impianti e dei livelli delle emissioni e che renda pubblici i valori». Il Comitato è riuscito a raccogliere 700 firme ottenendo così di portare il caso in consiglio comunale.
Oggi il tema verrà affrontato in aula. 5G a parte (ci auguriamo che la chiarezza in materia si estenda a tutti i comuni) i sangiulianesi ci stanno mostrando che la politica può essere ancora di competenza dei cittadini.