Investita e a terra 2 ore in attesa dell'ambulanza: l'odissea in diretta tv

La troupe di La7 ha raccontato i ritardi nei soccorsi in via Novaro e ha assistito la donna. La risposta del 118: "Nemmeno se chiamasse il presidente Mattarella saremmo in grado di intervenire prima"

Investita e a terra 2 ore in attesa dell'ambulanza: l'odissea in diretta tv
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Viene investita con il suo scooter da una vettura in via Novaro, in pieno centro di Roma, in prossimità degli studi televisivi di La7, e deve attendere due ore prima essere soccorsa da un'ambulanza. Tutto ciò in diretta tv, in una trasmissione che ha raccontato i ritardi nei soccorsi e ha assistito la donna, una 45enne, vittima dell'incidente stradale. La risposta degli operatori del 118 alle continue chiamate, come riporta il quotidiano Il Tempo, è stata agghiacciante: "Nemmeno se chiamasse il presidente Mattarella - hanno detto al telefono - saremmo in grado di mandare un’ambulanza in questo momento".

La vicenda

Erano le 11.10 quando la donna è stata investita e già a quell'ora non c'erano mezzi di soccorso disponibili. L'ambulanza è giunta sul luogo dell'incidente solo alle 13.10, dopo due ore in cui la 45enne è rimasta stesa sull'asfalto, con una coperta addosso per ripararsi dal freddo, un ginocchio malandato e dolorante. Probabilmente, hanno malignato alcuni presenti, la signora ha aspettato solo due ore perché era in diretta televisiva. Di solito nella Capitale c'è da attendere molto più tempo, mediamente tre ore, prima che arrivino i soccorsi.

Il precedente

Solo pochi giorni fa, infatti, alla stazione Termini, un turista che abita in Piemonte, caduto sulle scale mobili, ha dovuto aspettare molto più tempo prima di ricevere le cure dello staff sanitario del 118. Altri casi, nelle ultime settimane, confermano che il servizio di pronto intervento sanitario è completamente in tilt. Una 40enne di Roma ha denunciato un altro episodio spiacevole. Incinta all'ottavo mese ha avuto uno scompenso cardiaco ed è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale in macchina dalla madre perché il centralino del 118 le aveva detto che non sapeva quando potevano intervenire, dato che tutti i mezzi erano impegnati in altre operazioni di soccorso.

La carenza di mezzi

Il problema è atavico poiché l'Ares 118 di Roma ha sempre meno ambulanze a disposizione sia per il blocco barelle al pronto soccorso, per la mancanza di posti letto nei reparti, sia per la manutenzione da ripetere sempre più spesso su mezzi vecchi e spesso in panne. Al quotidiano romano ha rilasciato una dichiarazione il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. "Abbiamo contato ben 41 ambulanze bloccate, di cui 4 o 5 addirittura sin dalle 17-50 di mercoledì - ha spiegato il governatore -. E questo è inaccettabile, abbiamo convocato i direttori generali che poi hanno spiegato si era trattato di un problema in sede di triage: nella confusione non si erano proprio accorti di questi pazienti. Questo non deve accadere, però può succedere in una situazione come questa. Dobbiamo aumentare il numero delle ambulanze per riuscire a dare risposte alle richieste di soccorso".

La gara d'appalto

Mentre l'ente regionale ha previsto l'internalizzazione di dodici ambulanze infermieristiche entro i primi sei mesi del 2024,

l'Ares 118 ha dato il via a una gara d'appalto per il noleggio di ottanta ambulanze per sostituire i mezzi poco funzionali attualmente a disposizione. L'importo di spesa è pari a 8 milioni e 448mila euro.

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