Cronaca locale

"Mi ricordava Giulia Tramontano", il Telefono Rosa salva giovane incinta

La ragazza ha ripreso gli studi, lasciandosi l'incubo alle spalle e portando avanti la gravidanza con serenità

"Mi ricordava Giulia Tramontano", il Telefono Rosa salva giovane incinta

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Una storia fatta di continue violenze, che poteva concludersi in modo tragico come accaduto alla povera Giulia Tramontano: a raccontare la vicenda di una 27enne incinta è il presidente del Telefono Rosa Frosinone Patrizia Palombo."Quando ho visto la sua foto con quel pancione grande, ho pensato immediatamente a una ragazza che assistiamo nel nostro centro. Lei è riuscita a venirne fuori, allontanando il violento", racconta la donna a Il Messaggero.

Casi simili, purtroppo, sono all'ordine del giorno, ma l'associazione è riuscita a intervenire per tempo e a dare una nuova prospettiva alla vita della giovane vittima."Ora, orgogliosamente, porta avanti questa sua gravidanza con una serenità e una forza d’animo veramente meravigliose", spiega Patrizia Palombo. "Nonostante le brutture che ha vissuto, le botte che ha preso, il lungo cammino di violenza che ha fatto, questa giovane donna ora sta riprendendo in mano la sua vita. Ha ripreso gli studi e, con il nostro aiuto, sta uscendo fuori da quell’incubo", aggiunge.

L'educazione dei giovani

Al Telefono Rosa arrivano centinaia di segnalazioni e di richieste di aiuto, tanto che l'associazione ha organizzato il progetto di alternanza scuola-lavoro "Io dico no alla violenza" con l'obiettivo di partire dall'educazione dei giovani: coinvolte le quarte classi del Liceo di Ceccano, con un grande numero di partecipanti.

"È stata una grande conquista", dice con soddisfazione il presidente dell'associazione, "c’è ancora molto da fare e serve proprio a questo il lavoro che stiamo facendo nelle scuole". "Per noi è stata una conquista vedere cinquanta ragazzi, moltissimi maschi", precisa,"quello è il seme della non violenza, di una nuova educazione, un altro modo di fare dei giovani, è da e con loro che dobbiamo ripartire. Educhiamo le nuove generazioni a far sì che non accada più quello che continua a succedere".

Le statistiche

L'età media delle vittime si è abbassata fino a 25 anni, motivo in più per insistere nel coinvolgimento dei giovani, con l'obiettivo di realizzare un centro di ascolto interno alla scuola che possa essere gestito dagli stessi studenti."Vogliamo che siano i giovani, con le giuste basi, a parlare ai giovani", considera ancora il presidente del Telefono Rosa Frosinone Patrizia Palombo, "tra ragazzi si parla, ci si confida, si dicono cose che non si direbbero agli adulti". Ecco perchè "Io dico no alla violenza", proseguirà anche il prossimo anno, come anticipato dalla vicepreside del Liceo di Ceccano Rita Cipriani.

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