Mentre Roma si trova a fare i conti, quotidianamente, con l'ormai atavico problema dei rifiuti dove i cassonneti bruciano in segno di protesta, non c'è pace nemmeno per quanto riguarda gli animali che invadono le vie della Capitale: se da ormai molto tempo i cinghiali sono protagonisti indiscussi con le loro sortite in cerca di cibo (sempre a causa della monnezza), c'è un problema nuovo che riguarda nientemeno la presenza di serpenti.
La denuncia dei residenti
Gli occhi dei più esperti avranno riconosciuto bisce e biacchi, per fare alcuni esempi: sono i cittadini che allarmati inoltrano decine di chiamate ogni giorno per segnalare la problematica con tanto di fotografie per mettere in guardia i condòmini e gli abitanti della propria zona di residenza. A essere contattati sono i centralini del 112, 115 ma anche di associazioni no profit come Earth per capire cosa bisogna fare. "Oramai sono quotidianamente decine le richieste che ci arrivano per serpenti che si rifugiano dal caldo in scuole, fabbriche, uffici ed abitazioni a Roma. Noi in realtà ci occupiamo di tutela dai maltrattamenti - ha raccontato a Repubblica Valentina Coppola, presidente di Earth - ma a Roma non c'è un servizio di recupero animali selvatici nemmeno se feriti o in stato di necessità quindi cerchiamo di renderci utili".
Cosa fare in caso di avvistamento
Tramite cellulari e social, l'associazione riesce facilmente a identificare di quale specie si tratta così da fornire le informazioni più corrette ai cittadini. "Noi identifichiamo il rettile e qualora si tratti di specie innocue, spieghiamo come ci si deve comportare in questi casi. Diversamente nel caso si tratti di vipere, allertiamo immediatamente la Protezione civile e i Vigili del fuoco”, ha aggiunto a RomaToday. A tal proposito, l'associazione viene contattata direttamente anche dalle forze dell'ordine così come dall'Atac: a fine giugno in uno dei depositi della Capitale è stato trovato un serpente, identificata la specie e portato in aperta campagna, suo habitat naturale.
In ogni caso, il diktat è uno solo: sono rettili che non vanno uccisi perché altrimenti si commette un reato. Esiste una specie di vademecum, però, per proteggersi al meglio che hanno come comune denominatore quello di battere per terra in modo da far rumore e farli allontanare, ad esempio con un bastone o con i piedi. Questa pratica va utilizzata sia per la propria incolumità ma anche per chi possiede in casa animali domestici come cani e gatti per evitare che gli stessi possano uccidere i serpenti.
Non esiste un servizio
La cosa più grave, però, è la mancanza di un servizio ad hoc per liberare le strade, i condomìni e le abitazioni da questi ospiti indesiderati. Come spiega RomaToday, non è in questo caso la Regione Lazio ad occuparsi della cattura di ogni esempleare perché, per adesso, "non esiste un servizio - pubblico - di recupero della fauna selvatica".
L'unica cosa che si può fare è contattare i numeri unici per le emergenze che indicheranno la soluzione più adatta da percorrere o le associazioni che, però, non ricevono rimborsi statali ma sopravvivono soltanto con finanziamenti donati dai privati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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