Cronaca locale

Monopoli, l'ambulanza non è disponibile: Erika muore a 100 metri dall'ospedale

L'anziana è stata investita mentre era a spasso con il cane, a pochi passi dall'ospedale. L'investitore ha subito allertato il 118 ma in quel momento non c'erano ambulanze disponibili

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Monopoli, l'ambulanza non è disponibile: Erika muore a 100 metri dall'ospedale

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È stata investita a pochi metri dall'ospedale ma, in quel momento, non c'erano ambulanze disponibili. E così Erika Berger, 73 anni, di origini tedesche ma residente a Monopoli (Bari), non ce l'ha fatta. I medici del pronto soccorso, allertati dai carabinieri, hanno raggiunto a piedi il luogo dell'incidente. Il mezzo d'emergenza è arrivato sul posto 15 minuti dopo la segnalazione: troppo tardi. Stando a quanto riporta Il Messaggero, i familiari della vittima sembrerebbero intenzionati a presentare un esposto in procura per fare luce sulla vicenda. Il condizionale è d'obbligo visto che, al momento, non risulta formalizzata alcuna denuncia.

L'incidente

L'incidente è avvenuto mercoledì sera, in via Sant'Anna, a Monopoli. Erika era a spasso con il cagnolino quando è stato investita da una Peugeot. Il conducente dell'auto si è subito fermato per prestare soccorso allertando con una telefonata anche il 118. Fatto sta che, in quel momento, al vicino ospedale "San Giacomo" non c'erano ambulanze disponibili. A quanto pare, l'unico mezzo di emergenza era appena uscito per soccorrere un altro paziente in codice rosso.

L'ambulanza in ritardo

Sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Monopoli a recarsi di persona al pronto soccorso per allertare medici e infermieri. Alcuni sanitari hanno raggiunto a piedi il luogo dell'incidente, distante un centinaio di metri dall'ospedale, per prestare le prime cure all'anziana. Stando a quanto apprende il quotidiano romano, sembra che la 73enne respirasse ancora. Tuttavia è rimasta sull'asfalto fino all'arrivo dell'ambulanza, giunta sul posto 15 minuti dopo la segnalazione. Da protocollo, infatti, i medici non possono caricare su un mezzo privato eventuali feriti perché potrebbe essere rischioso per la vita degli stessi pazienti. E dunque,nel caso di Erika, avevano le mani legate. La donna è morta poco dopo l'arrivo in ospedale per via delle gravi lesioni riportate. La dinamica dell'incidente resta ancora da accertare.

Chi era la vittima

Erika Berger amava molto gli animali e dava spesso una mano ai volontari del canile cittadino. "Erica era una donna umile e generosa che amava i nostri amici pelosi, tanti anni di volontariato in canile e tante condivisioni sui social per loro - si legge in un messaggio condiviso sulla pagina Facebook dell'associazione cinofila -. Ci piace ricordarti quando raggiungevi il canile con la tua bicicletta, per darci una mano ma soprattutto per regalare tante coccole ai nostri pelosi. Da lassù continua a proteggerli e abbracciali per noi.

Ti siamo grati - conclude il post su Facebook - per tutto quello che hai fatto senza mai risparmiarti, resterai sempre nei nostri cuori".

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