Prestiti, spie, scandali. Da dove arriva il denaro del principe Andrea?

Nonostante il ritiro dell’appannaggio reale il duca di York continuerebbe a vivere al di sopra delle sue possibilità

Prestiti, spie, scandali. Da dove arriva il denaro del principe Andrea?

Da anni, ormai, il principe Andrea non è più un working royal al servizio della Corona britannica. Gli scandali, a partire dal caso Epstein, lo hanno letteralmente rovinato e Carlo III ha ritirato l’appannaggio reale a lui destinato. A dispetto di ciò Andrea continua a vivere nel Royal Lodge, sfarzosa residenza che, in teoria, non potrebbe più permettersi. Anche prima del declino, però, il duca di York avrebbe condotto un’esistenza caratterizzata da un lusso sfrenato la cui origine non sarebbe del tutto chiara e che non corrisponderebbe ai suoi introiti da royal. Una stranezza che consente al principe di non affondare mai del tutto.

La residenza che il duca non vuole lasciare

Il principe Andrea si ritirò a vita privata il 20 novembre 2019, travolto dallo scandalo Epstein e dalle accuse di molestie lanciate da Virginia Giuffre, la sua principale accusatrice, morta suicida a 41 anni, il 26 aprile 2025. A spingere il duca di York a questo passo fu la disastrosa intervista mandata in onda dalla Bbc il 16 novembre 2019 (ma registrata a Buckingham Palace il 14 novembre). Da allora il terzogenito della regina Elisabetta e del principe Filippo divenne uno degli uomini più detestati del regno, un reietto che non avrebbe alcuna speranza di tornare a lavorare al servizio della monarchia.

La caduta fu inarrestabile: nell’agosto 2024, riporta il Sun, Carlo III privò il fratello della scorta pagata dai contribuenti e destinata ai working member della royal family e nel novembre dello stesso anno, spiega il New York Post, tagliò l’appannaggio annuale di circa 1,3 milioni di sterline. Sempre nel 2024 Sua Maestà avrebbe esercitato notevoli pressioni per spingere Andrea ad abbandonare il Royal Lodge. Una mossa strategica studiata non solo per punire il principe, ma anche, pare, allo scopo di donare la casa da trenta stanze a William e Kate, secondo alcune fonti, o alla regina Camilla, secondo altre.

Nonostante il tira e molla tra i fratelli il duca di York vive ancora nella dimora contesa. Solo che non avrebbe più il denaro necessario per mantenerla. Il contratto d’affitto del Royal Lodge, stipulato con la Corona, garantirebbe ad Andrea di poter abitare nella casa per 74 anni, dichiara il People, ma dietro pagamento di 337mila dollari all’anno (260mila sterline circa).

Non è finita: stando al Daily Mail i costi di manutenzione della casa toccherebbero le 400mila sterline annuali, a cui dobbiamo aggiungere le spese di una ristrutturazione piuttosto urgente da circa 7 milioni di sterline. Ora che non può più contare sui fondi reali Andrea, rivela la Bbc, avrebbe a disposizione esclusivamente la pensione della Royal Navy da circa ventimila sterline all’anno. Una somma decisamente inferiore a quella che servirebbe per vivere nel Royal Lodge.

Stando al Sunday Times, però, il principe sarebbe riuscito a trovare altri fondi che gli garantirebbero un po’ di respiro e di poter rimanere, per ora, nella sua amata residenza. Impossibile sapere da dove arrivi questo denaro. Un insider ha semplicemente dichiarato: “I soldi del principe Andrea sono stati approvati da Sir Michael Stevens, il tesoriere del Re, poiché provengono da fonti legittime”.

Affari in Cina

Il mantenimento della residenza è solo una delle cose che apparentemente non tornano, che non collimano con le entrate del principe Andrea. Alla fine del 2024 i media internazionali rivelarono un nuovo scandalo in cui sarebbe coinvolto il duca di York: il 16 dicembre dello scorso anno, infatti, l’Alta Corte di Londra confermò lo strano legame tra il fratello del Re e l’uomo d’affari Yang Tengbo, ritenuto una spia al soldo della Cina. Quest’ultimo sarebbe stato presente perfino al compleanno del principe nel 2020, ma nel 2021 la polizia di frontiera lo accusò di “attività ostile” contro il Regno Unito e nel 2023 gli venne vietato l’ingresso nel Paese.

Il duca di York avrebbe incaricato Tengbo di aprirgli la via degli affari verso la Cina soprattutto attraverso l’Eurasia Fund, un fondo basato sugli investimenti cinesi in Africa, nell’ambito delle energie rinnovabili. Sembra addirittura che il presidente Xi Jinping fosse al corrente dell’intera vicenda e che Andrea fosse riuscito ad aprire “un canale di comunicazione” con lui sempre grazie a Tengbo.

Il progetto avrebbe dovuto garantire enormi introiti al principe, ma lo scandalo del presunto spionaggio cinese, spiega il Telegraph, avrebbe cancellato in un colpo solo anche questa possibilità. In più il fratello del Re non ereditò nulla alla morte di Elisabetta II, poiché l’intero patrimonio, esentasse, passò nelle mani di Carlo III. Eppure, stando alle fonti, Andrea continuerebbe a mantenere uno stile di vita piuttosto dispendioso, al di sopra delle sue possibilità.

Orologi e auto di lusso

Nell’aprile 2021, rivela il Daily Mail, Andrea arrivò al funerale del principe Filippo sulla sua nuova Bentley Flying Spur da 220mila sterline con targa personalizzata e ridipinta di verde (il colore originale era blu). L’auto era stata consegnata nel settembre 2020 per rimpiazzare una Bentley Continental GT, sempre di colore verde, che secondo il tabloid varrebbe circa 130mila sterline sul mercato dell’usato.

Stando al Sun il principe sarebbe anche il proprietario di una Range Rover ibrida da 115mila sterline. Le macchine non sarebbero la sua unica passione. Il sito TheList sostiene che Andrea spenderebbe circa 300mila dollari al mese in vacanze, jet privati e orologi. Di questi ultimi avrebbe una collezione invidiabile tra cui figurerebbero Rolex e, specifica The Independent, un Apple Watch da 12mila sterline, edizione limitata, placcato in oro 18 carati, indossato per la prima volta dal principe nel 2015 (il giornale specifica che l’Apple Watch potrebbe essere un regalo, ma non ci sono conferme).

In ogni caso sembra che il duca di York abbia sempre avuto un altissimo tenore di vita, fuori dalla sua portata, anche prima di cadere in disgrazia, quando poteva ancora contare sui soldi dei contribuenti.

Vendite e prestiti

Come avrebbe fatto il duca di York a vivere costantemente in precario equilibrio tra lo sfarzo (a volte anche ostentato) e l’effettiva possibilità economica, soprattutto dopo il ritiro a vita privata? Non sappiamo se alla fine abbia dovuto cedere, rinunciando a qualche capriccio. Tuttavia la Bbc afferma che nel 2007 Andrea vendette la sua dimora di Sunninghill Park, regalo della regina Elisabetta per il suo matrimonio, nel 1986. Ad acquistarla, per 15 milioni di sterline (tre in più del prezzo chiesto dal duca), fu Timor Kulibayev, il genero dell’allora presidente del Kazakistan. La casa da 12 stanze è vicina al Castello di Windsor.

Nel 2022, poi, il principe dovette mettere in vendita anche lo chalet di Verbier, Svizzera, acquistato nel 2015. A tal proposito ci sono dei retroscena molto interessanti: secondo quanto riportato da Tatler il duca di York e la ex moglie, Sarah Ferguson, comprarono lo chalet in Svizzera dalla socialite francese Isabelle de Rouvre e, dichiara Page Six lo pagarono 22,5 milioni di dollari.

Nel maggio 2020 i giornali Le Temps e Le Matin fecero esplodere la bomba mediatica: la de Rouvre aveva citato in giudizio la coppia, accusandola di non averle versato 6 milioni di dollari saliti, con gli interessi, a 8 milioni di dollari. Ciò avrebbe potuto compromettere il tentativo di vendita dello chalet da parte del principe. Alla fine le parti raggiunsero un compromesso: il tribunale consentì ad Andrea e Sarah di vendere l’immobile (alla cifra, sembra, di 17 milioni di sterline) in modo da saldare il debito e Isabelle de Rouvre ritirò la causa.

La rinuncia allo chalet, però, non sarebbe servita a pagare i lussi degli York, bensì l’indennizzo da 12 milioni di sterline destinato a Virginia Giuffre. O meglio, a coprire il debito che Andrea avrebbe contratto con la royal family per far fronte al risarcimento. Nel febbraio 2022, ricorda Ansa, il principe raggiunse un accordo con la sua principale accusatrice al fine di evitare il processo per violenza sessuale. Poiché non aveva a disposizione quella somma, Andrea sarebbe stato costretto a chiederla in prestito alla regina Elisabetta e all’allora principe Carlo.

Quest’ultimo avrebbe prestato al fratello ben 7 milioni di sterline, mentre la sovrana avrebbe versato 2 milioni, puntualizzano il Sun e il Daily Mail (secondo le fonti si tratterebbe di denaro proveniente dal patrimonio privato di Carlo ed Elisabetta). Il resto potrebbe essere stato ottenuto con altri prestiti dalle banche, ma si tratta di supposizioni. Il duca di York riuscì a pagare l’indennizzo entro i termini stabiliti, nel marzo 2022.

Elisabetta e Carlo aiutarono Andrea in un momento molto complicato, ma questo non implica affatto che abbiano anche sostenuto il suo alto tenore di vita negli anni. Stando a Bloomberg News nel 2017 il principe avrebbe estinto un debito personale da 1,5 milioni di sterline grazie a una società collegata a David Rowland, un finanziatore del partito conservatore, conosciuto come “il magnate dei paradisi fiscali”. Il Daily Mail si chiede se questi possa essere anche la già citata “fonte legittima” da cui il principe Andrea attinge il denaro necessario per il mantenimento del Royal Lodge.

Stando al tabloid Rowland sarebbe anche il consulente finanziario di Andrea. È il proprietario della banca privata del Lussemburgo “Banque Havilland SA” e il suo patrimonio si aggirerebbe sui 600 milioni di sterline. Il legame con Andrea e la sua famiglia sarebbe molto stretto. L’uomo d’affari, infatti, viene definito “il fratello surrogato” del duca. Sarebbe stato invitato al matrimonio della principessa Eugenia nel 2018 e a Balmoral, dove avrebbe incontrato la regina Elisabetta e, scrive ancora il Daily Mail, “preso un tè con l’allora principe di Galles”.

A proposito di debiti sembra che il banchiere abbia dato a Sarah Ferguson 40mila sterline per pagare dei debiti non meglio specificati. Nel 2012 la duchessa di York aveva avuto un problema simile. In quel caso, però, aveva accettato 15mila sterline da Jeffrey Epstein, riporta la Bbc. Quando scoppiò lo scandalo che travolse il miliardario americano, la duchessa si scusò attraverso un’intervista all’Evening Standard, ammettendo di aver commesso “un gigantesco errore di giudizio”, prendendo il denaro dell’uomo, condannato per abusi sessuali e pedofilia.

La situazione finanziaria del principe Andrea somiglierebbe, almeno dall’esterno, a un percorso sulle montagne russe, a una serie di azzardi per rimanere a galla a tutti i costi, annaspando pur di mantenere quel che rimane delle apparenze. Il duca si è condannato da solo a questa affannosa ricerca materiale, come pure all’oblio.

Gli insider sono convinti che per lui non ci saranno più ruoli pubblici. Del resto una vita nel silenzio e nell’ombra, fuori dalla luce della Corona, è proprio ciò che si aspettano i cittadini britannici, stanchi della condotta scandalosa del fratello del Re.

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