Cronaca locale

Lecce, pizzicati dal drone mentre sversavano percolato tra gli ulivi

Il fatto è accaduto a Porto Cesareo nell'agro di Veglie. I carabinieri hanno denunciato tre persone e sequestrato il mezzo dell'azienda di raccolta dei rifiuti

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Sono stati ripresi da un drone mentre scaricavano nelle campagne pugliesi il percolato accumulato nei mezzi dell’azienda di raccolta dei rifiuti. Parliamo di un liquido altamente inquinante che trae origine dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi e che deve essere smaltito secondo le procedure previste dalla legge.

Il fatto si è verificato a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, tra gli ulivi secolari del Salento.

Sull’accaduto sono intervenuti i militari della stazione dei carabinieri di Porto Cesareo che hanno denunciato tre persone con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti. Inoltre il mezzo utilizzato dai tre per lo sversamento dei liquidi è stato sottoposto a sequestro in attesa di ulteriori disposizioni dell’Autorità Giudiziaria. I carabinieri sono riusciti ad intercettare lo sversamento illecito proprio grazie alle immagini riprese da un drone che sorvolava la zona dell’agro di Veglie (sempre nel Leccese), in particolare un’area marina protetta.

Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.

Quello dei rifiuti in Puglia è una piaga difficile da debellare, con le istituzioni molto attente al fenomeno tanto che solo pochi mesi fa è diventato virale uno spot lanciato dalla stessa Regione che aveva come protagonisti l’attore comico Gianni Ciardo e la band musicale Boomdabash. Il 19 luglio scorso è partito il servizio di videosorveglianza per il contrasto dell’abbandono dei rifiuti. Si tratta di un progetto sperimentale sul quale la Regione Puglia ha investito molto sia per combattere il fenomeno, sia per tutelare i valori paesaggistici del territorio ad alta vocazione turistica.

Un vero e proprio programma di intelligence di alta tecnologia”, come lo ha definito l'assessore Maria Grazia Maraschio, che ha spiegato: “Le fototrappole verranno installate nei fori dei bulloni dei guard rail, ma non solo. I droni, invece, sono dotati di telecamera termica e in grado di operare da un'altezza dal suolo di 120 metri. Grazie a questo progetto prenderà definitivamente corpo la strategia di contrasto a questo fenomeno deleterio per tutti i pugliesi e l’intero territorio, un fenomeno che danneggia trasversalmente più attività economiche.

Per questo chiediamo anche la collaborazione di tutti i cittadini”.

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