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La drammatica conta dei danni dopo l'esondazione del Seveso

Allagamenti durati sei ore che hanno interessato intere zone della città, da viale Sarca al quartiere Isola. Danni segnalati in diverse scuole, più di 30 alberi caduti in città e vigili del fuoco all'opera

La drammatica conta dei danni dopo l'esondazione del Seveso
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Nella mattinata di martedì 31 ottobre, una bomba d’acqua si è abbattuta su Milano, causando diversi danni in tutta la città . A partire dalle 4.30 del mattino, fulmini e raffiche di vento hanno interessato diverse zone della città e fino a mezzogiorno i cittadini sono stati alle prese con le strade prima allagate e poi infangate a causa dell’esondazione del fiume Seveso. La prima zona ad allagarsi è stata quella a nord corrispondente a viale Fulvio Testi e Viale Sarca, ma il torrente ha rovesciato acqua dai tombini anche nel più centrale quartiere Isola. Per quanto riguarda gli edifici scolastici, sono circa 160 le segnalazioni in nidi, scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con interventi da effettuarsi. Sarebbero almeno una trentina gli alberi caduti nel corso delle prime ore dell’alba. La linea M3 della metropolitana è stata sospesa tra le stazioni di Zara e Centrale e i trasporti pubblici di superficie hanno subito diverse deviazioni dal loro percorso.

Nelle prime ore della mattina, complessivamente, sono caduti fino a 60 millimetri di acqua tra la Brianza monzese e l’area nord di Milano. Riguardo al maltempo che ha flagellato la città, il Comune di Milano ha diramato un comunicato in cui ha specificato: “L'ultimo evento paragonabile a quanto accaduto stamane risale al 2014. Una vera e propria bomba d'acqua, con precipitazioni medie pari a una portata di 70 millimetri di acqua all'ora, lungo tutto l'arco della notte fino alle prime ore del mattino".

Ad aver subito per primi i disagi, sono stati gli automobilisti che si sono trovati intere strade chiuse, come nel caso di viale Fulvio Testi e viale Sarca, o sottopassi interamente allagati come a Sesto San Giovanni, dove è stato impossibile raggiungere la stazione. In via Guglielmo Pepe, il sottopassaggio che conduce alla stazione Garibaldi, era completamente invaso dall’acqua che entrava continuamente dalle scale. A pochi metri di distanza da via Pepe, in Piazza Minniti, l’acqua è entrata nei negozi e i commercianti hanno dovuto tenere la saracinesca abbassata per tutto il giorno e fare una cernita tra la merce che poteva essere salvata e quella che era irrimediabilmente compromessa. Nel quartiere la situazione è tornata alla normalità nelle prime ore del pomeriggio. Il sottopasso in viale Rubicone (Affori) è stato inondato, ma riaperto dopo non molto tempo. Il fiume Lambro non è esondato ma le comunità del parco Lambro sono state evacuate per precauzione.

Ad aver subito disagi, non ci sono solo stati i passeggeri dei trasporti cittadini Atm, ma anche quelli di Trenord: i treni della linea Asso-Seveso sono stati sospesi nella tratta tra Mariano Comense e Seveso, perché il maltempo ha danneggiato l’infrastruttura ferroviaria sulla Milano-Asso. Acqua alta anche nelle stazioni di Asso e Seveso, così come quella di Meda. A causa degli allagamenti alla stazione di Milano Garibaldi si registrano gravi criticità anche per la Domodossola-Milano e sulla linea del Malpensa Express in partenza o arrivo da Centrale.

Nel corso del loro intervento, i vigili del fuoco sono stati molto impegnati nel rimuovere alberi caduti, rami spezzati e cartelloni pubblicitari, specialmente su viale ‘Ca Granda. Le lezioni e i servizi sono stati sospesi in otto scuole a causa degli allagamenti che non hanno reso possibile l'accesso ai bambini e alle bambine. In particolare si tratta di: scuola d'infanzia di via Pallanza 26 (Municipio 2), scuola infanzia di via Muzio 9 (Municipio 2), scuola primaria Muratori e Menotti (Municipio 2), scuola primaria Fabbri (Municipio 2), scuola infanzia e sezione primavera di via Ciriè 10 - Girola 4 (Municipio 9), nido di via Ciriè 12 (Municipio 9) e infine nella secondaria di primo grado Tommaseo e nella scuola primaria Locatelli (Municipio 9).

Neanche il Palazzo di Giustizia è stato risparmiato dal maltempo dato che i server dei principali servizi informatici hanno smesso di funzionare, mettendo in difficoltà tanti

magistrati che dovevano depositare o ricevere atti. Per quanto riguarda le previsioni nei prossimi giorni, a Milano, il ritorno delle precipitazioni sarebbe previsto per giovedì 2 novembre con un prosieguo dell’allerta gialla.

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