
Un infermiere in servizio all’ospedale di Palermo è stato arrestato dai carabinieri della stazione San Filippo Neri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo le indagini delle forze dell'ordine avrebbe aiutato tre cittadini turchi a entrare illegalmente in territorio sloveno. Era partito dalla Croazia dopo una vacanza, avrebbe dovuto raggiungere Trieste passando dalla Slovenia ma è stato fermato al confine dove gli agenti della dogana slovena hanno scoperto che i tre erano senza permesso di soggiorno. Sull'uomo di 34 anni di origini ucraine pendeva un mandato di arresto europeo. I militari si sono presentati in ospedale durante il turno di lavoro, lo hanno fermato e hanno perquisito il suo armadietto. Poi, lo hanno portato via. L’indagato ha dovuto rispondere di immigrazione clandestina. Il trentaquattrenne è stato trasportato al Pagliarelli. Adesso è stato rilasciato in attesa che si muovano gli inquirenti sloveni.
L'applicazione, il viaggio e la frontiera
A raccontare l’accaduto a PalermoToday è lo stesso infermiere, a oggi incensurato, con l’assistenza del legale Sarah Bartolozzi: “Questa storia inizia ad agosto scorso, in occasione di una vacanza - spiega l'uomo - con alcuni amici. Avevo noleggiato un’auto per raggiungere Trieste partendo dalla Croazia tramite un'applicazione che consente a chiunque, dopo una registrazione in cui è necessario inviare i propri documenti personali, di prenotare un posto in auto in maniera tale da condividere sia il viaggio che le spese da sostenere. Ho visto i documenti per verificare se corrispondessero - continua il 33enne - e li ho fatti salire. Arrivati alla dogana la polizia ha fatto un controllo ed è emerso che c’era qualcosa che non andava. Loro hanno esibito il passaporto ed è venuto fuori che non avevano il permesso di soggiorno, ma hanno fatto richiesta di asilo politico e sono stati rilasciati. A me, invece, hanno contestato il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sostenendo che volessi aiutarli a entrare in Slovenia irregolarmente"
La replica del legale
L’avvocato Sarah Bartolozzi, che assiste l’infermiere arrestato in ospedale con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con un mandato d’arresto europeo, racconta però un'altra versione ."L'infermiere che ha la doppia cittadinanza anche quella italiana è stato vittima di un’app utilizzata per viaggiare con l’auto condivisa. Ha dato passaggio a tre cittadini turchi per spostarsi dalla Croazia all’Italia passando per la Slovenia. Qui nel corso dei controlli è emerso che i tre passeggeri turchi nonostante avessero i passaporti non avevano i visti per entrare in Slovenia.
Alla fine i tre cittadini turchi hanno chiesto e ottenuto l’asilo politico, il mio assistito è finito davanti a un giudice. È palese come dimostrato sia a Palermo davanti alla corte d’appello che in Slovenia davanti ai giudici non c'è il dolo", conclude il legale.