Cronaca locale

"Poi buttate...". La fidanzata di Andrea Papi, il runner ucciso dall'orso Jj4, attacca gli animalisti

Alessia Gregori, la fidanzata di Andrea Papi, si è scagliata contro gli ambientalisti che hanno manifestato per la liberazione dell'orsa Jj4

Il runner Andrea Papi
Il runner Andrea Papi

Trecento animalisti da tutta Italia per partecipare alla manifestazione organizzata al Centro Vivaistico Forestale Casteller di Trento da Scobi e Assemblea Antispecista per dire no alla reclusione e all'abbattimento dell'orso Jj4, che il 5 aprile ha ucciso Andrea Papi. Il dibattito prosegue da giorni, ma l'ultimo gesto degli ambientalisti ha mandato su tutte le furie Alessia Gregori, fidanzata del runner. La giovane ha scritto un post su Facebook che non lascia spazio a grandi interpretazioni: "Poi buttate in terra le sigarette e la plastica del vostro panino col prosciutto mi raccomando, così salvaguardate bene la natura". Un messaggio dritto e perentorio.

Non è la prima volta che la fidanzata di Andrea Papi prende posizione nel dibattito pubblico sulla tragica morte del 26enne. Spesso, infatti, ha utilizzato i social network per stroncare chi speculava sulla tragedia. Virale la replica a un papello di Selvaggia Lucarelli:"Signora Lucarelli non so se le è chiaro che noi nel bosco ci viviamo, esci dalla porta di casa e sei nel bosco. Nessuno cerca niente, nessuno è uno sprovveduto". E ancora, la bordata finale:"Se non si ha cognizione di causa è meglio tapparsi la bocca e lasciar fare chi se ne intende. Siete voi gli animali che banchettano sul dolore altrui".

La manifestazione per l'orso Jj4

Dai politici una reazione sproporzionata e insensata, questo il messaggio degli animalisti presenti al Centro Casteller. "Quello che sta succedendo a Jj4, compresa l'idea della deportazione in massa, è la reazione assolutamente sproporzionata che viene promossa dai politici nei confronti degli orsi trentini. Non ha alcun senso e non è sostenuta dai dati", l'analisi degli attivisti di Assemblea Antispecista e Collettivo Scobi: "A fronte di un solo incidente mortale dall'inizio del progetto Life Ursus, nel 2022 in Italia sono morte oltre 500 persone per incidenti in montagna legati ad escursionismo e alpinismo. 57 i feriti e 22 i morti a causa dell'attività venatoria nella stagione 22/23. Sempre in Italia nel 2022 sono 1500 i morti per incidenti stradali ma non ci sembra che nessuno veda un problema nell'utilizzo dell'automobile". Per perorare la causa dell'orso, gli attivisti hanno anche citato le morti "legate" ai bovini: "Ogni anno ci sono anche morti 'causate' da bovini in incidenti sul lavoro per chi lavora con le mandrie in allevamenti o fattorie, ma nessuno si sogna di farne un problema di sicurezza per l'incolumità umana. Perché? Perché questi animali sono utili e sfruttabili, mentre gli orsi non lo sono.

Gli orsi obiettivamente non rappresentano una minaccia per la nostra civiltà e non sono certamente una calamità naturale da affidare alla protezione civile".

Commenti