Punto da un calabrone: bimbo di 9 anni muore per choc anafilattico

I genitori del piccolo hanno firmato il consenso per l'espianto e la donazione dei suoi organi, un gesto commovente che ora potrà salvare altri bambini

Punto da un calabrone: bimbo di 9 anni muore per choc anafilattico
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È morto a causa di uno choc anafilattico insorto dopo la puntura di un insetto, presumibilmente un calabrone, nonostante i tentativi di rianimazione e il ricovero d'urgenza ad Alessandria: i genitori della vittima, un bimbo di appena 9 anni, hanno dato la loro autorizzazione per procedere con l'espianto e la donazione dei suoi organi.

Cosa è accaduto

Il bambino si trovava in vacanza con la famiglia, originaria di Norimberga, composta dal padre, dalla madre e dalla sorellina di 6 anni, a Costa Vescovato, comune italiano della provincia di Alessandria. La scelta di trascorrere le ferie in Piemonte, per la precisione nel tortonese, derivava dal fatto che la mamma del piccolo fosse particolarmente legata a quei luoghi che aveva conosciuto nel corso della sua infanzia.

L'episodio si è verificato durante il tardo pomeriggio dello scorso lunedì 21 agosto. Il bimbo sarebbe stato punto all'altezza del collo da un insetto, verosimilmente un calabrone, mentre stava giocando nei pressi della stalla di un agriturismo della Cooperativa Valli Unite, dove la famiglia aveva scelto di trascorrere le proprie vacanze estive.

Il tentativo di soccorso

La situazione è apparsa fin da subito decisamente grave, dato che il piccolo è andato in choc anafilattico: i genitori hanno chiesto subito aiuto, contattando il 118. Il personale medico ha dato istruzioni ai familiari per aiutarli a praticare in modo corretto le manovre di primo soccorso poi, una volta giunti sul posto, hanno proseguito loro stessi col massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Dopo un'ora circa dal trauma, il cuoricino del bimbo ha ripreso a battere. Una volta stabilizzato e intubato il piccolo paziente, i sanitari hanno provveduto a condurlo in codice rosso presso l'ospedale infantile Cesare Arrigo di Alessandria, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.

Il tragico epilogo

Purtroppo ogni tentativo messo in atto per salvargli la vita è risultato vano: il bambino è spirato nella giornata di ieri, mercoledì 23 agosto."Uno choc anafilattico per il quale non sarebbe sato possibile salvarlo neanche se la puntura fosse avvenuta vicino alla struttura ospedaliera", hanno spiegato ai familiari della vittima i medici, stando a quanto riportato da "Il Corriere". Nonostante la grande sofferenza, il papà e la mamma hanno deciso di firmare il proprio consenso per consentire l'espianto e la donazione degli organi del figlio: una volta conclusa questa fase, la salma farà ritorno in Germania.

Il commento

"Anche la settimana scorsa una signora della zona ha perso la vita per una puntura di calabrone", spiega a Il Corriere il responsabile della sezione dei Vigili del Fuoco di Tortona Luca Traversa,"probabilmente non sapeva di essere allergica, è stata punta una sera".

"Per quanto riguarda il nostro comando", prosegue,"non abbiamo assistito ad un incremento delle chiamate di emergenza relative ai calabroni e ai nidi di questi insetti, che danno molti problemi". "Vero è però", precisa,"che la stagione dei calabroni si è spostata: prima arrivavano a inizio estate, ora ad agosto. In queste ultime settimane però stiamo facendo qualche intervento in più rispetto alle scorse".

"C’è stato caldo, poi freddo, ora è tornato il caldo torrido, penso che questo abbia un’influenza, anche se stiamo parlando di tragedie difficili da prevedere", spiega in conclusione Traversa,"ci è molto dispiaciuto per il bambino che ha perso la vita, siamo vicini alla famiglia".

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