Roma, petizione contro la nuova Ztl della Fascia Verde di Gualtieri

Sono già migliaia le firme contro la decisione del Comune di Roma di eliminare migliaia di veicoli dalla nuova Fascia verde che prenderà il via a fine anno: ecco la protesta di politica e associazioni dei consumatori

Roma, petizione contro la nuova Ztl della Fascia Verde di Gualtieri

Aumentano di minuto in minuto le firme contro la nuova Ztl (Zona traffico limitato) Fascia Verde che vuole imporre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a partire dal prossimo mese di novembre e dalla quale sarebbero esclusi almeno 30mila veicoli come abbiamo visto recentemente sul Giornale.it. La petizione online su change.org ha già circa 12mila cittadini romani che esprimono il loro dissenso per il divieto delle auto fino a euro 4.

La protesta

Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale, ha fatto sapere pochi giorni fa che sono in fase di installazione oltre 50 varchi lungo tutto il perimetro della nuova Ztl Fascia Verde dalla quale saranno escluse "le auto Euro 0, 1 e 2 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 diesel" che non solo non potranno accedervi ma non potranno nemmeno essere più parcheggiate ma la misura riguarda anche le Euro 4 diesel. "Grazie alle direttive fanta-ecologiste del sindaco Gualtieri, la Capitale d'Italia si appresta a diventare la zona a traffico limitato più grande d'Europa, con oltre 21 km di diametro di divieti, da nord a sud", ha tuonato Daniele Giannini, membro dell'esecutivo della Lega nel Lazio.

La cosa più preoccupante è che migliaia di cittadini non potranno più circolare con le loro auto ed essere costretti a prendere i mezzi che, nella Capitale, presentano problematiche quotidiane oltre a essere insufficienti per la mole di gente che già tutt'ora li utilizza. "Un provvedimento che, prima ancora di avere l'ambizione di essere 'green', lascerà ancora più al verde decine e decine di migliaia di romani, proprio quelli delle classi più disagiate, che, sino ad oggi, non sono riusciti a cambiare il proprio veicolo", ha aggiunto Giannini.

I costi del salasso

Conti alla mano qua si parla di rottamazione forzata: il dirigente della Lega ha calcolato, tenendosi basico, un prezzo medio di almeno 16-17 mila per "un'auto nuova ibrida o a basso impatto ambientale, la spesa che questi automobilisti romani dovrebbero affrontare in pochi mesi ammonterebbe a quasi 500 milioni di euro, una follia allo stato puro". Come accennato, il membro leghista ha sottolineato l'aspetto problematico dei mezzi pubblici visto che le condizioni sono considerate disarmanti "con disagi e sospensioni continue del servizio. Senza contare che molti utenti, per come è stata progettata questa fascia verde, sono tagliati fuori anche da molte stazioni con parcheggi di interscambio auto-treno-autobus".

Oltre alla politica, qualche settimana fa sono scese in campo anche le associazioni dei consumatori tra le quali Assoutenti che, nelle parole del suo presidente, Furio Truzzi, ha evidenziato i costi assolutamente eccessivi per una parte di romani con problematiche a cascata su intere famiglie già provate duramente dall'inflazione e dal caro-vita.

L'invito, a questo punto, è che il sindaco Gualtieri "torni sui suoi passi e smetta di scimmiottare Sala o Greta Thumberg, Roma non è ancora pronta per un salto nel buio come questo che, di fatto - conclude Giannini - lascerà non solo a piedi, ma anche in ginocchio, tanti, troppi romani".

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