Cronaca locale

Terremoto, i Campi Flegrei tornano a tremare

Una scossa di magnitudo 2.0 è stata registrata alle 13.17. In mattinata si era verificato un altro lieve terremoto

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Nuova scossa di terremoto nella caldera dei Campi Flegrei. Alle ore 13.17 di oggi, giovedì 26 ottobre, è stato avvertito un sisma che dai primi dati diffusi dall'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto una magnitudo 2.0 ed è avvenuto ad una profondità di 2,8 km.

L'epicentro, secondo i primi rilievi, sarebbe nella zona "Dazio". Il terremoto è stato distintamente avvertito non solo a Pozzuoli, soprattutto nell'area intorno alla Solfatara, ma anche nella zona occidentale di Napoli, in particolare a Bagnoli. Ciò è dovuto alla scorsa profondità del sisma. Al momento non si registrano danni.

Non manca qualche commento su Twitter riguardo la nuova scossa di terremoto. "Ma che botta si è alzata la sedia da terra", ha scritto una utente. "Uffaaaaa un’altra volta", ha evidenziato un altro.

Già questa mattina si era verificato un lieve terremoto: alle 5.55 ora italiana è stato registrato un terremoto 1,2 nella zona dei Campi Flegrei ad una profondità di 4 km.

In una settimana 54 scosse

Dall’ultimo bollettino dell'Ingv emerge che nel periodo che va dal 16 al 22 ottobre si sono registrate 54 scosse. La più forte è quella avvenuta lunedì 16 ottobre alle ore 10,36 che ha avuto una magnitudo di 3.6. Di questi, ben 32 terremoti sono stati registrati nel corso di due sciami sismici.

Per quanto riguarda l'innalzamento del suolo, l'Ingv ha calcolato che da gennaio di quest’anno il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stata di circa 15±3 mm/mese. Ci sono state lievi riduzioni, come quella registrata da fine maggio a tutto giugno scorso.

Invece, nell’intervallo compreso tra il 21 e il 23 settembre si è registrato un sollevamento del suolo di circa 1 cm alla stazione GNSS di RITE. In seguito la velocità del sollevamento sembra essere ritornata ai valori precedenti registrati nel 2023. Ma i dati sono parziali. Una stima più affidabile potrà essere fatta con i dati raccolti nelle prossime settimane. Inoltre si spiega che un simile andamento è stato registrato alle altre stazioni GNSS vicine a RITE in un raggio di circa 2 km.

Le parole del capo del Dipartimento di Protezione civile

"L'elemento fondamentale dell'impostazione del decreto legge 140 è la definizione dell'area che interessa il bradisismo. Il Dipartimento di Protezione civile deve provvedere a una prima definizione con una prima delimitazione speditiva dell'area di intervento che interessa i Comuni collegati al fenomeno sismico connesso con il bradisismo". Sono queste le parole pronunciate da Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento di Protezione civile, ascoltato in commissione Ambiente alla Camera sul fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei.

Curcio ha anche spiegato che il Dipartimento sta lavorando alla definizione dell'area tenendo conto "di alcuni dati fisici che sono il sollevamento bradisismico e la sismicità dell'area.

Stiamo lavorando a questa prima delimitazione perché rappresenta - ha affermato - un nodo cruciale soprattutto per il piano tenendo conto di tre elementi: i dati di sollevamento, la sismicità e poi c'è il tema delle accelerazioni".

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