
Continuano le operazioni di messa in sicurezza dell’insegna Generali che lunedì mattina è crollata su se stessa in cima alla torre Hadid. Il grattacielo, firmato dall’archistar Zaha Hadid nel 2014, anno in cui comincia la costruzione, svetta sul quartiere di CityLife e sull’intera zona dell’ex fiera Campionaria.
Alle 6,37 di due giorni fa, appunto, l’insegna alta 10 metri e lunga 75, che svetta con le sue lettere bianche in campo rosso, e pesante alcune tonnellate, è collassata su se stessa per fortuna rimanendo nel perimetro del tetto del grattacielo e, quindi, senza creare alcun danno. Nessun pezzo si è staccato o è caduto. La piazza sottostante, il centro commerciale, il City Life Shopping center sono state chiuse al pubblico.
Durante tutta la giornata di lunedì e di ieri i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area che ieri sera è stata riaperta.
«Abbiamo condotto lavorazioni di messa in sicurezza del manufatto, con la collaborazione del nucleo speleo-alpinistico-fluviale - ha spiegato il comandante provinciale di Milano dei vigili del fuoco Calogero Turturici - questo intervento di messa in sicurezza sarà completato in giornata, entro stasera saranno ultimati e verrà rilasciata la certificazione da un professionista: stasera (ieri per chi legge) dovrebbe arrivare l’autorizzazione e probabilmente domani verrà effettuata la riapertura». Questa mattina dunque i milanesi potranno di nuovo tornare a frequentare mall e piazza. Per poter arrivare a questo risultato in sole 48 ore ieri le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per realizzare delle strutture di sostegno anche sull’altra facciata dove si trova l’insegna speculare. «Non sappiamo se ci sia un rischio concreto, ma è un ulteriore sostegno per “puntellare”».
Lunedì è stato aperto anche un fascicolo dalla Procura, affidato a Francesca Celle, pm di turno sotto la supervisione del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del procuratore Marcelo Viola, per crollo colposo.
La prima decisione è stato il sequestro del tetto della Torre e al più presto potrebbero essere svolte delle verifiche sul sistema di sensori posizionati sulla struttura dell’insegna di Generali alla sommità dello STorto, il nome con cui i milanesi sopannominano il quarto grattacielo più alto della città. Gli accertamenti puntano a chiarire se nell’ultimo periodo il sistema abbia rilevato delle possibili anomalie sui traccianti a sostegno dell’insegna.
Per quanto riguarda invece le possibili spiegazioni del cedimento della maxi insegna dai primi accertamenti dei tecnici sembra che abbia «ceduto una struttura reticolare che sostiene una delle due insegne - spiega Turturici - non sembra ci siano state ripercussioni sul resto della torre. La struttura metallica, dal peso effettivo di centinaia di tonnellate, si è sdraiata sulla copertura perché qualche vincolo che la sosteneva è venuto meno, ne abbiamo messi di nuovi.
Le cause possono essere molteplici, vanno approfondite e non abbiamo incarico specifico: non abbiamo mai parlato però di temperature elevate».
In sostanza per velocizzare le operazioni di ripristino e d ritorno alla normalità sono stati fissati degli ancoraggi per tenere ferma l’insegna.Dopodiché tra qualche settimana si procederà allo smontaggio della maxi struttura a raggiera di acciaio che sarà calata dal tetto della torre.