Truffa Rdc, arrestato titolare internet point per riciclaggio

La truffa ai danni dello Stato è di oltre un milione di euro. Il titolare aveva fatto ottenere a quasi 250 persone, il 90% extracomunitarie, l'ausilio statale

Truffa Rdc, arrestato titolare internet point per riciclaggio

Un uomo di origini bengalesi, titolare di un internet point e commercio al dettaglio di apparecchiature telefoniche, è stato arrestato questa mattina a Milano con l'accusa di riciclaggio continuato e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. L'uomo è stato fermato dai carabinieri del gruppo tutela lavoro di Milano, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Milano su richiesta della locale procura.

L'attività investigativa

Le indagini che hanno portato al suo fermo erano scattate nel mese di febbraio 2021 a seguito degli esiti di una attività di monitoraggio del fenomeno dell'indebita percezione del reddito di cittadinanza, che ha portato i militari a individuare numerosi cittadini di origine somala che percepivano il reddito di cittadinanza pur senza possederne i requisiti necessari. Gli investigatori hanno poi accertato, attraverso una minuziosa analisi dei flussi finanziari, che questi soggetti effettuavano strani e ricorrenti acquisti con la loro carta del reddito di cittadinanza presso un esercizio commerciale di telefonia di Milano.

Gli ulteriori approfondimenti investigativi effettuati a carico del gestore dell'esercizio commerciale, che sono stati portati avanti anche attraverso l'esame di tabulati telefonici e le intercettazioni, hanno permesso di appurare che, a partire dall'ottobre del 2020, l'uomo avrebbe consentito di monetizzare il beneficio economico del reddito di cittadinanza concesso a cittadini privi dei requisiti. Questi versavano al titolare dell’esercizio commerciale l'intero credito della carta tramite versamenti senza causa sul pos; in cambio, l'esercente consegnava loro somme in contanti, trattenendo su ogni transazione eseguita una percentuale del 15%. In questo modo veniva celata la provenienza illecita del denaro.

Ecco l'imbroglio

Secondo quanto emerso dalle indagini, rispetto all'anno precedente all'istituzione del reddito di cittadinanza, l'attività economica in questione, che è da precisare non commercializza i beni di prima necessità per i quali possono essere impiegate le somme concesse con il beneficio statale, ha fatto registrare un incremento delle transazioni POS pari a +215mila euro; passando quindi da un incasso su base mensile di 1.460 euro a circa 23.450 euro.+1600%. Da quanto reso noto sono 244 le persone che, nel periodo di tempo interessato dalle indagini, hanno effettuato acquisti con Rdc presso l’esercizio commerciale tenuto sotto controllo: 232 di queste, individuate quali indebiti percettori del beneficio, sono state deferite presso 7 Procure della Repubblica, quali Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino, per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio Reddito di cittadinanza e di truffa aggravata.

A quanto ammonta la truffa allo Stato

Sono tutti extracomunitari e in particolare 210 di loro, ovvero il 90%, risultano essere di nazionalità somala. Gli altri 12 soggetti, che sono invece in possesso dei requisiti, sono stati segnalati all'Inps per l'indebito utilizzo del beneficio. La somma di denaro riciclata dall'esercente ammonta a circa 213mila euro, mentre l'indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati è stata quantificata in ben 1,1 milioni di euro.

Questa mattina i carabinieri hanno anche proceduto al sequestro per equivalente della somma che è stata accumulata dall'indagato in modo illecito. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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