Cronaca locale

Gli urinano addosso e lo violentano. L'orrore del branco sul compagno disabile

A Sant'Antimo, nel Napoletano, tre ragazzi sono stati arrestati per atti persecutori e violenza sessuale nei confronti di un 17enne. I tre erano soliti riprendere in video le angherie che infliggevano

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La violenza giovanile, giorno dopo giorno, si dimostra sempre più una piaga sociale tanto da catalizzare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica e della politica. Soggetti giovanissimi si rivelano capaci di compiere dei gesti atroci e crudeli contro loro coetanei e, a volte, anche contro adulti. L’ultimo episodio che vede come aguzzini tre giovani, viene dalla provincia di Napoli, da Sant’Antimo. I tre avrebbero perseguitato un ragazzino di 17 anni, loro compagno di classe e portatore di handicap, attraverso insulti, offese, aggressioni fisiche e molestie sessuali.

I bulli sono stati arrestati nella mattinata di martedì dai carabinieri, dopo che la procura di Napoli Nord e il Tribunale dei minori, dato che uno di loro all’epoca dei fatti era minorenne, hanno emesso le misure di custodia cautelare per la carcerazione. I tre sono indagati per atti persecutori e violenza sessuale di gruppo a danno di un minore, con l'aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima.

Secondo le prime ricostruzioni, i tre bulli si sarebbero divertiti a torturare il loro compagno di scuola nel mese di marzo. Non è ancora chiaro se il teatro delle violenze sia stata la scuola, approfittando dei momenti come l’intervallo o la fine delle lezioni quando gli insegnanti non sempre vigilano, oppure se invece tutto sia avvenuto al di fuori dell’edificio scolastico. Stando agli elementi emersi nel corso dell’indagine, il 17enne sarebbe stato vittima di un orrore degno del peggior bullismo e della crudeltà più brutale. I tre ragazzi si divertivano ad insultarlo e a offenderlo con diversi epiteti, ma la loro violenza, sebbene inizialmente fosse verbale, è presto diventata anche fisica. I bulli non perdevano occasione per sputargli addosso e in una o più occasioni avrebbero anche urinato sul suo corpo, probabilmente come segno di disprezzo nei suoi confronti e per la volontà di umiliarlo. Oltre alle aggressioni fisiche, il disabile sarebbe anche stato abusato sessualmente dato che i suoi aguzzini gli avrebbero palpato i genitali. Molte delle angherie inflitte dai tre giovani studenti sarebbero state riprese con i loro smartphone, diventando materiale probatorio per le autorità giudiziarie. Il bullismo subito avrebbe generato un grave stato di ansia e di paura nel 17enne.

La madre, intuendo che il figlio stesse vivendo un momento di difficoltà, è riuscita a venire a conoscenza della verità e si è rivolta alle forze dell’ordine per mettere fine alla violenza di cui era vittima il suo ragazzo.

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