
Una vicenda che ha dell'incredibile, quella che ha visto come protagonista nel ragusano il veterinario di 67 anni Federico Ottaviano, il quale, dato ormai per disperso in mare, è riuscito a riguadagnare la riva e a mettersi in salvo da solo nuotando per circa 60 chilometri.
I fatti si sono verificati nel pomeriggio della scorsa domenica 15 giugno, quando l'uomo si trova in compagnia di cinque amici a bordo della sua barca a vela, ovvero un Moen 43. Sono all'incirca le ore 16.00 ed è una splendida giornata di sole che invoglia a fare un tuffo in acqua per rinfrescarsi. Ed è proprio quello che decide di fare il veterinario, dimenticando tuttavia di disattivare il sistema di autopilotaggio dell'imbarcazione: accade quindi che, mentre il 67enne si allontana a nuoto per fare due bracciate, la barca a vela continua inevitabilmente a muoversi.
Gli amici a bordo tentano in ogni modo di governare il timone, senza ottenere tuttavia alcun risultato: il signor Ottaviano non aveva infatti mai spiegato a nessuno come spegnere il congegno, per cui la sua dimenticanza fa sì che l'imbarcazione continui a solcare il mare senza rispondere ai comandi manuali. A bordo, ovviamente, si scatena il panico, e il veterinario tenta disperatamente di fornire qualche istruzione a distanza combattendo contro la corrente, quando ormai è troppo tardi per riuscire a farsi sentire.
La barca procede veloce e inesorabilmente si allontana dal punto in cui l'uomo si era tuffato: gli amici chiamano immediatamente i soccorsi, facendo scattare le ricerche in mare da parte dei carabinieri, della guardia costiera e della protezione civile. Purtroppo neppure gli elicotteri che si levano in volo riescono tuttavia a individuare in acqua il 67enne: sono ormai trascorse troppe ore e si inizia già a temere il peggio. Ciò nonostante le ricerche proseguono per tutta la notte.
Nel frattempo, mentre tutti si preparavano già a ricevere una notizia nefasta, il veterinario non si era dato per vinto e aveva iniziato a nuotare verso la costa senza mai perdersi d'animo neppure nei momenti in cui era stato costretto a lottare contro la corrente.
Dopo 22 ore, e a una distanza di circa 60 chilometri dal punto in cui si era tuffato, Ottaviano raggiunge la riva a Marina di Modica: sono le ore 12.00 di lunedì 16 giugno, e l'uomo chiede aiuto a uno chalet. Qui viene raggiunto da un'ambulanza e trasportato in ospedale per ricevere le cure del caso, ma sta bene, ed è questa la cosa più importante della sua impresa.