La sede storica dell'associazione Ciampacavallo non chiuderà. Maria Teresa Bellucci, viceministro agli Affari Sociali, e Massimiliano Maselli, l'assessore regionale del Lazio all'inclusione sociale, hanno assicurato che l'associazione che offre assistenza e lavoro a circa 750 disabili della Capitale noon verrà sfrattati dai 3 ettari che occupa attualmente nel parco dell'Appia Antica.
La Bellucci e Maselli, dopo l'incontro avvenuto ieri mattina insieme ai presidenti delle consulte cittadina e municipali disabilità del Comune di Roma e le altre autorità competenti proprio presso la sede dell’Associazione Ciampacavallo, ha dato esiti proficui. Il viciministro ha espresso il pieno impegno "a porre rimedio al totale disinteresse manifestato dalla giunta Zingaretti, la quale non ha riconosciuto la rilevanza culturale e sociale del terreno su cui opera l’associazione" e ha aggiunto: "Il valore sociale e culturale di questa struttura è innegabile, in quanto accoglie persone con gravi disabilità restituendogli una vita dignitosa ricca di esperienze e a contatto con la natura e gli animali". Il terreno, infatti, di proprietà della Fondazione Gerini, assieme alle aree circostanti (circa 40 ettari), è stato venduto ad un privato, ma la Bellucci ha assicurato che eviterà "che quanto di buono viene fatto qui venga spazzato via".
L'associazione Ciampacavallo, infatti, come ha detto la stessa Bellucci all'agenzia Dire, opera da oltre 20 anni per dare"risposte concrete ai bisogni di ragazzi e famiglie in termini di inclusione, aiuto e assistenza" e lei ha ribadito: "Io sono qui non solo per attestare la mia stima e vicinanza, ma per fare tutto ciò che è necessario perché questa realtà continui ad operare come fa e come deve continuare a fare". L'assessore Maselli, durante l'incontro, ha detto che la Regione è disposta ad "agire subito" per far valere il diritto di prelazione, ma questo è possibile solo in caso di un riconosciuto interesse culturale. "La Regione può agire in autotutela: la nuova giunta ha un interesse diverso. Quindi, dopo aver contattato l'ente Parco per capire la ragione della sua scelta, dovremmo - ha spiegato Maselli - poi trovare circa 800 mila euro: il valore riconosciuto al territorio oggetto della trattativa. E faremo di tutto perché questo possa accadere".
I tempi, però, sono stretti perché il preliminare tra la Fondazione e l'imprenditore privato è già avvenuto, mentre il rogito dovrebbe essere alla fine di giugno 2023.
Secondo Matteo De Lorenzo, presidente dell'associazione Ciampacavallo esiste un grosso probleme nel passare !da essere affittuari di una fondazione ecclesiastica, con cui condividiamo scopi sociali, a diventare di proprietà di un privato che poi avrà il diritto di aumentare l'affitto o sfrattarci". E conclude: "Negli ultimi anni molte realtà hanno chiuso. Noi non solo siamo rimasti aperti e siamo riusciti a gestire e garantire il funzionamento. Ma ora rischiamo di scomparire".
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