Una storia terribile quella riferita da una ragazza di 25 anni ricoverata nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Sant'Andrea di Roma. Secondo il suo racconto, qualcuno l'avrebbe sedata per abusare sessualmente di lei. Del caso si stanno ora occupando gli agenti del commissariato Flaminio.
Il racconto della giovane
A raccontare la sua storia è una ragazza di 25 anni. La giovane, ricoverata in una camera del reparto di Psichiatria dell'ospedale Sant'Andrea, avrebbe subito la violenza nella notte fra il 24 e il 25 giugno scorsi. Non si conosce ancora l'identità del responsabile, anche se gli inquirenti hanno dei sospetti. La 21enne ha riferito di aver parlato un po' con un altro paziente (un uomo, dato che la camera era mista), e di essersi poi addormentata. Dopo essersi svegliata più volte, si sarebbe poi accorta di non avere più le mutandine. Da qui la denuncia alle autorità locali.
"Mia figlia ha avuto un'esperienza agghiacciante. È andata a dormire due notti fa, dopo essere stata sedata. Come avviene di regola. Ma quando si è svegliata, s'è ritrovata nuda. Da giorni lanciava allarmi su qualcuno che gli stava somministrando metadone. Che nelle sue condizioni, è sconsigliabile", dichiara la madre della giovane a Il Corriere. "Sembra la cronaca di una violenza annunciata, peraltro riportata nella cartella clinica. Ora è scioccata. Anche perché nella sua stanza ci sono pazienti maschi e femmine. Non è certo una situazione rassicurante e nessuno controlla cosa succede di notte".
I primi ad ascoltare il racconto della ragazza, visibilmente sconvolta, sono stati gli agenti che stazionano alla postazione di controllo del Sant'Andrea. Loro hanno raccolto la denuncia. Ora il caso è affidato agli uomini del commissariato Flaminio.
Immagini, lenzuola e compagni di stanza
A quanto pare sono stati già raccolti diversi elementi. Sono stati ascoltati i compagni di stanza, così come il personale sanitario di turno. Acquisite anche le cartelle cliniche. Sequestrati e sottoposti a controllo anche gli indumenti della ragazza. Molto probabile che gli inquirenti provvederanno anche ad acquisire le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella struttura, così come le lenzuola del letto in cui dormiva la giovane e in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale.
La furia della famiglia
Comprensibile la rabbia della madre della ragazza, che pretende delle risposte e solleva dubbi sui metodi dell'ospedale. "Chi l'ha violentata sapeva di poterlo fare indisturbato. Avrebbe persino potuto soffocarla con un cuscino, facendola franca", accusa. "Nulla purtroppo mi stupisce di questa vicenda. Più di una volta, siamo stati costretti a portarle i cambi perché non era stata accudita a dovere nell'ospedale.
Ma ricordo a tutti che mia figlia è un essere umano e come tale va curata, con rispetto. Se è ricoverata, ci sono delle ragioni serie. Il modo in cui è seguita, lei come tutti gli altri pazienti, solleva dei dubbi sulla ripresa di questi ragazzi", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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