Il segreto di Beppe Sala, il sindaco non faccia la morale e il Pd: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il discorso del sindaco di Milano, il manualetto per diventare mamme e la magistratura

Il segreto di Beppe Sala, il sindaco non faccia la morale e il Pd: quindi, oggi...

- Pare che tra le quarantenni milanesi giri un “manualetto” pieno di domande che le donne dovrebbero farsi, a 40 anni, per decidere se diventare madri oppure no. Bene. Adesso sapete che la storiella del “non si fanno figli per l’incertezza del futuro” è una enorme idiozia: chi vuole la prole, lo fa anche con poche risorse, tagliando, risparmiando, facendo sacrifici; chi invece preferisce “la vita così come adesso”, invece, rimanda sine die. Non giudico. Ma il problema della denatalità non è solo “di sistema”, di rete di sostegno, di aiuti. È un problema culturale: per anni ci hanno detto che sposarsi e fare figli era peggio che andare in galera. Non è così. Ma tra i compagni di classe di chi scrive i bambini si contano sulle dita di una mano. O quasi.

- Gascoigne ricoverato, di nuovo. Combatti Gazza.

- Titolo del Corsera: “Vigevano, uomo sequestrato in casa per quattro anni da tre amici e dalla ex fidanzata: lo segregavano per svuotargli il conto corrente. Amici… pensa tu se fossero stati nemici.

- Scopro che Chiara Nasti, vita agiata e marito calciatore, avrebbe avuto dei momenti “di buio”, uno “stato mentale” complicato. “Ero messa davvero male” ma ora ne è uscita grazie ad un professionista. Allora, se è stata così siamo tutti dispiaciuti. Ma le domande sono due: possibile che tante di ‘ste star, influencer e privilegiate nelle loro vite dorate finiscano vuoi o non vuoi ad avere dei problemi? Secondo: se anche fosse, ma perché devono raccontarcelo? Non si rendono conto che i loro problemi, quali che siano, rispetto a quelli di una mamma con tre figli, separata e con un lavoro precario, sono infinitesimali?

- In merito allo stadio di San Siro, leggo: “La valutazione dell'Agenzia delle Entrate da 197 milioni di euro potrebbe essere sottostimata tanto che la Procura di Milano a marzo ha aperto un'indagine esplorativa per verificare se possano esserci danni per le casse pubbliche anche se non c'è al momento nessuna ipotesi di reato o indagati”. Cioè, fatemi capire: la Procura meneghina vorrebbe anche decidere qual è il prezzo giusto a cui vendere il Meazza? Ehm, signori magistrati: io affitto il mio appartamento, volete controllare se è in linea col mercato?

- E arriviamo a Beppe Sala. Bene ha fatto a non dimettersi: finalmente un politico che non si piega di fronte alla magistratura.

- Seconda considerazione: perché lui ha potuto e Giovanni Toti no? Semplice: per prima cosa, grazie alle norme di Carlo Nordio nessuno dei 74 indagati è ancora finito in carcere o ai domiciliari. E poter discutere da uomo libero con i politici di primo piano, poter incontrare i consiglieri o rilasciare interviste, fa tutta la differenza del mondo. Secondo: Beppe Sala è di sinistra. E quindi i giornali, i grandi media e le tv hanno picchiato molto meno duro di quanto avrebbero fatto con un primo cittadino di destra. O di quanto abbiano fatto con Toti. Il vero segreto di Sala, quindi, non è la dirittura morale o il coraggio politico. Il vero segreto di Sala è che per sua fortuna è un sindaco del Pd, quindi meno toccabile.

- Vengo alle parti del discorso di Sala che mi sono piaciute, e molto. Prima: “Non posso però esimermi dal rilevare un comportamento ricorrente in questo Paese che ritengo profondamente sbagliato. Sempre i media riferiscono che secondo la Magistratura non sarebbe stato necessario notificarmi alcunché perché non è stato necessario svolgere attività di indagine per cui è prevista obbligatoriamente la partecipazione dell’indagato. Lo capisco e lo accetto. Ma allora mi chiedo: essendo la Magistratura l’unico organo preposto alla comunicazione di questi atti, perché questa informazione è stata divulgata ai media? E chiedo a voi, colleghi politici, se ciò continui a starvi bene. Sta bene a chi governa o ambisce a governare una città o un Paese che indagini riservate diventino pubbliche?”. Sacrosanto. Giusto. Verissimo. Il nostro Paese è schiavo di un sistema giudiziario (e faccio un discorso generale, non tanto milanese) che fa e disfa i governi, del Paese o locali, prima ancora di aprire i processi spiccando generosi avvisi di garanzia, facendo trapelare chissà come le notizie sui giornali, fomentando il resoconto mediatico, ipotizzando reati molto fumosi alla caccia di non si sa bene cosa.

- Poi però Sala scade nella morale. Dice alle opposizioni: “Ricordo a chi approfitta, politicamente, di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te. So benissimo che le mie parole cadranno nel vuoto, ma certa politica, oltre ad assumere comportamenti sgraziati e fin maleducati, sta commettendo un grande errore”. E questo, caro Beppe, non puoi permetterti di dirlo. O meglio: non puoi farlo da sindaco del Pd in coalizione con Avs, quegli stessi partiti che, quando Giovanni Toti venne arrestato, andarono schifosamente in piazza per chiederne le dimissioni. Quindi bene, bravo, bis: ma non farci la lezioncina. Semmai falla a Elly Schlein.

- Poi sia chiaro: la Lega e FdI che chiedono le dimissioni di Beppe Sala sbagliano di grosso. Il caso Open Arms dovrebbe aver insegnato a tutti i partiti che le battaglie politiche si fanno in Aula, sulle strade, in piazza ma mai nelle aule di tribunale. Perché oggi cade Sala, domano il sindaco leghista. E via andare. Questa è una battaglia democratica e tutta la politica dovrebbe unirsi per arginare lo strapotere dei giudici e dei media compiacenti.

- Il succo del discorso di Sala, tuttavia, mi sembra questo: rivendico, non mi dimetto, ma cambio.

Elly Schlein e gli alleati devono aver strappato a Beppe un programma molto più di sinistra per il futuro: quella “collaborazione tra pubblico e privato”, considerata “una virtù”, verrà sicuramente meno. E poi più “welfare” (non a caso citato nel discorso), “maggiore attenzione all’impatto pubblico e ai servizi connessi” negli sviluppi urbanistici, un “Paino straordinario Casa” contro gli affitti alti, spazi verdi.

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