Cronaca locale

Il WhatsApp all'amica, l'intervento della figlia: "Arrestate papà". Così 50enne di Napoli si salva dalle violenze

La donna aveva concordato un messaggio di Sos da inviare a un'amica in caso di violenze da parte del marito

Scrive su WhatsApp all'amica: "Arrestate papà". Così 50enne di Napoli si salva dalle violenze

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Scrive su WhatsApp all'amica: "Arrestate papà". Così 50enne di Napoli si salva dalle violenze

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Arriva da Casamicciola Terme (Napoli) la notizia di un ennesimo caso di violenze domestiche commesse su una donna. Questa storia, però, ha un lieto fine, raggiunto grazie alla solidarietà e al sostegno fra donne.

Quel "pollice" per chiedere aiuto

È pieno pomeriggio quando alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Ischia arriva una telefonata. Una donna chiede loro di intervenire presso l'abitazione di un'amica, vittima delle violenze del marito.

Pochi minuti prima, infatti, la vittima di abusi, una donna di 50 anni residente a Casamicciola Terme, le aveva inviato un messaggio su WhatsApp. Nessun testo, ma una semplice emoticon, quella del "pollice su", che solitamente dovrebbe trasmettere un significato positivo, come "Ok", "Sto bene". In quel caso, però, quel "pollice su" vuol dire ben altro. Si tratta di un messaggio in codice concordato fra le due amiche. Qualora la 50enne, da tempo vessata dal marito, si fosse trovata in difficoltà, avrebbe dovuto inviare quel segnale all'amica, che sarebbe stata autorizzata ad agire.

Ricevuto il messaggio su WhatsApp, la donna si è quindi attivata subito, contattando i carabinieri e spiegando la situazione. Compreso cosa stava accadendo, i militari sono quindi partiti alla volta dell'abitazione della 50enne, presentandosi alla porta.

I carabinieri devono bussare più volte per farsi aprire, e alla fine sulla soglia compare proprio la vittima, in lacrime e col volto tumefatto. Ancora sotto choc per l'ennesima aggressione subita, la donna tenta di sviare il discorso, afferma che non le è accaduto nulla, ma è a questo punto della vicenda che interviene la figlia 12enne. La piccola, che poco prima si era posta di fronte al padre per impedirgli di continuare a colpire la mamma, si rivolge direttamente ai carabinieri: "Arrestate papà, perché picchia la mamma". I militari entrano subito in azione.

Violento colto sul fatto

Fatto il loro ingresso all'interno dell'abitazione, i carabinieri trovano il marito della donna, pronto a darsi alla fuga. L'uomo è stato colto sul fatto mentre tentava di riempire uno zaino. Fermato e ridotto in manette, il soggetto è stato condotto in caserma per le pratiche di identificazione.

Da approfonditi controlli è emerso che le violenze in quella casa andavano avanti da anni. Alla fine, la moglie aveva concordato con l'amica quel segnale di Sos, segnale che è perfettamente riuscito. Accusato di maltrattamenti, l'uomo è stato arrestato.

Quanto alla 50enne, l'ultima aggressione ricevuta le ha provocato un evidente ematoma sull'occhio destro.

Il marito, infatti, l'aveva colpita due volte alle tempie e una sul volto.

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