"Cocaina per annullare gli effetti degli acidi", così Michele Fresi dopo l'omicidio del padre

Nella giornata di oggi il gip ha convalidato l'arresto e il 27enne verrà trasferito al carcare di Bancali. "Ho ucciso l'unica persona al mondo che mi voleva bene", ha confessato il giovane

"Cocaina per annullare gli effetti degli acidi", così Michele Fresi dopo l'omicidio del padre
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Si torna a parlare del terribile caso di Arzachena (Sassari), dove un giovane di 27 anni, tale Michele Fresi, ha ucciso con un singolo colpo di bastone il padre di 58 anni, Giovanni Fresi. Arrestato nella notte del 28 dicembre, il 27enne si è inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, ma nella gionata di oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla serata di follia conclusasi con l'assassinio del genitore e il ferimento di altre tre persone (due carabinieri e un'amica del ragazzo).

10 acidi, poi la cocaina

"Ho preso dieci acidi di Lsd poi, per annullare gli effetti, ho assunto un grammo di cocaina", ha confessato Fresi dinanzi al giudice del tribunale di Tempio, come riportato dalle agenzie di stampa.

Quanto ai terribili eventi avvenuti nella notte di giovedì, il giovane ha spiegato di avere completamente perso il controllo di se stesso. Non sarebbe più stato in grado di distinguere i volti delle persone che si trovavano intorno a lui. Ciò che vedeva erano solo figure sfocate e deformi, tanto da convincersi di essere circondato da mostri o da alieni. Attaccare era stata l'unica soluzione che gli era venuta in mente, dato che si sentiva in pericolo. Parlando con gli inquirenti, il 27enne ha inoltre spiegato di aver visto una specie di serpente fuoriuscirgli dal naso: una visione che lo avrebbe allarmato ancora di più.

L'omicidio del padre

Quanto alla tragica morte di Giovanni Fresi, gioielliere e orefice noto alla comunità, il 27enne ha spiegato di essere stato lui a chiedere l'aiuto del padre, ma una volta raggiunto dall'uomo, non lo avrebbe riconosciuto. In evidente stato di alterazione psicofisica lo ha attaccato, colpendolo alla testa con un bastone che aveva precedentemente raccolto da terra. Giovanni Fresi è finito a terra, con una profonda ferita al cranio.

Come riportato dagli inquirenti nella giornata di ieri, l'uomo è stato rinvenuto agonizzante in piazza Risorgimento, disteso sul marciapiede. Dopo la corsa in ospedale, il 58enne è deceduto dopo due ore di agonia in un reparto del nosocomio di Olbia."Ho ucciso l'unica persona al mondo che mi voleva bene", ha dichiarato il giovane.

La convalida dell'arresto

Nel corso della giornata di oggi, il gip Marco Contu ha convalidato l'arresto di Michele Fresi, detenuto dietro le sbarre del carcare di Nuchis, a Tempio, con l'accusa di omicidio.

Nei prossimi giorni il 27enne dovrebbe essere trasferito nella casa circondariale di Bancali (Sassari).

Stando alle ultime notizie riportate, il giovane avrebbe anche cambiato avvocato. Il caso è infatti passato da Nino Vargiu al legale Chicco Tirotto, che si è già occupato di Fresi in passato.

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