"Non aveva il seggiolino anti-abbandono". Il padre di Stella accusato di omicidio colposo

La procura di Roma ha contestato a Sandro La Tona, il padre della bambina di 14 mesi trovata morta nell'auto alla Cecchignola, il reato di omicidio colposo. In un primo momento l'uomo era stato accusato di abbandono di minore

"Non aveva il seggiolino anti-abbandono". Il padre di Stella accusato di omicidio colposo
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I pm della procura di Roma contestano a Sandro La Tona, il papà della bimba di 14 mesi trovata morta nell'auto in un parcheggio alla Cecchignola, mercoledì pomeriggio, il reato di omicidio colposo. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti giudiziarie, l'accusa è legata al fatto che la vettura era sprovvista del dispositivo antiabbandono, diventato obbligatorio da diversi anni per i bambini al di sotto dei quattro anni di età. In un primo momento, l'uomo era stato accusato di abbandono di minore.

Com'è morta la bimba

I magistrati capitolini, che coordinano le indagini dei carabinieri, hanno disposto l'autopsia sul corpo della piccola Stella per accertare le cause del decesso. Da una prima ipotesi è probabile che la bimba sia morta per un collasso causato dall'alta temperatura che c'era nell'abitacolo della vettura. Inoltre, apprende l'agenzia stampa Agi, pare che l'auto sia dotata di vetri oscurati e per questo, forse, nessuno ha notato per ore la presenza della piccola sui sedili posteriori.

La versione del padre della bimba

Nel corso dell'interrogatorio il papà di Stella ha ricostruito quanto accaduto facendo riferimento a un "completo black out" che lo avrebbe colpito nella mattinata di mercoledì, quando ha parcheggiato la sua Renault Megane rossa davanti al nido. "Ero assolutamente convinto di averla lasciata a scuola, non so cosa sia successo. - ha raccontato il sottoufficiale - Ho pensato che Stella fosse lì anche quando ho parlato con mia moglie a metà mattina per metterci d'accordo su chi sarebbe andato a riprendere la bambina". Una routine quotidiana modificata forse solo dal fatto di non avere messo il borsone che portava con sé, come faceva tutti i giorni accanto alla figlia, ma di averlo lasciato sul sedile accanto a quello di guida. Ciò lo avrebbe, quindi, portato a non aprire lo sportello posteriore dell'auto. La versione dell'uomo coincide con quella fornita dalla moglie, Arianna Leonetti.

È stata, una volta arrivata al nido, a scoprire che la figlioletta non era mai arrivata a scuola. Allarmata, aveva chiamato il marito: "Qui le maestre mi dicono che Stella non è mai arrivata. Sandro, dov'è la bambina?".

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