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Il bocconiano accoltellato, restano in cella gli aggressori

La misura cautelare è stata decisa ieri dal gip Chiara Valori, respingendo la richiesta di domiciliari delle difese

Il bocconiano accoltellato, restano in cella gli aggressori
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Restano in carcere i due 18enni arrestati il 18 novembre, insieme a tre minorenni, per rapina e tentato omicidio per il brutale pestaggio e accoltellamento di un giovane di 22 anni, studente alla Bocconi. L'aggressione è avvenuta nella zona di corso Como il 12 novembre. La vittima rischia di rimanere paraplegica.

La misura cautelare è stata decisa ieri dal gip Chiara Valori, respingendo la richiesta di domiciliari delle difese, anche su parere negativo del pm Andrea Zanoncelli che ha coordinato le indagini della polizia. Nel provvedimento il giudice sottolinea che gli indagati, interrogati, hanno minimizzato le proprie colpe, fornendo versioni «inverosimili» e con un rimpallo di responsabilità. Secondo il gip, per i due restano le esigenze cautelari che giustificano il carcere, anche per l'atteggiamento che hanno tenuto nel corso degli interrogatori di garanzia dei giorni scorsi. Il «palo» ha sostenuto che lui era lontano da quella che pensava fosse «solo una zuffa» e che non sapeva che l'amico quella notte fosse uscito col coltello.

Per l'altro maggiorenne, ossia l'accoltellatore, la responsabilità invece sarebbe stata dei tre minorenni (sono al Beccaria), che avevano dato il via al pestaggio. E lui, secondo la sua versione, avrebbe colpito il 22enne con due fendenti per liberare uno dei minori «dalla presa» dello studente.

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