Chi era Cecilia De Astis, la donna uccisa a Milano da 4 minori su un’auto rubata

Pensionata dopo una vita di lavoro, impegnata nel volontariato, amante dei viaggi. Cosa lascia Cecilia De Astis nel cuore di chi l’ha conosciuta

Chi era Cecilia De Astis, la donna uccisa a Milano da 4 minori su un’auto rubata
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Il mare e la montagna. Siviglia, Loano, e poi Sanremo, proprio accanto alla statua di Mike Bongiorno. Cecilia De Astis amava viaggiare in Italia e nel mondo. È questo che racconta il profilo Facebook della 71enne uccisa ieri in via Saponaro a Milano, da un’auto pirata rubata a un giovane francese, una Citroen Ds4 bianca, con a bordo quattro minorenni, ora fermati.

Il dolore è grande in chi l’ha conosciuta: ieri ha perso la vita una donna buona, gran lavoratrice e impegnata nel volontariato. De Astis era originaria di Ruvo di Puglia, ma nel 1986 aveva preso la decisione, non sempre facile e non per tutti, di trasferirsi al Nord, a Milano. Qui aveva lavorato fino al momento della pensione al cotonificio Cederna del Gratosoglio, in quello stesso quartiere in cui ha trovato la morte.

Questa estate sarebbe dovuta tornare nella sua Ruvo, scrive il Corriere della Sera, ma avrebbe declinato l’invito della famiglia d’origine per restare nella città che quaranta anni fa l’aveva accolta. E dove si occupava degli altri. De Astis faceva infatti volontariato alla mensa “Casa della Solidarietà” dei Fratelli di San Francesco: usciva proprio da lì quando è stata investita.

Chi ha assistito all’impatto non crede ancora ai propri occhi. “Eravamo tornati da un giro in centro. L’auto era scomparsa. Era ancora piena di bagagli. L’abbiamo ritrovata ora. Siamo sotto choc, increduli”, hanno riferito dei turisti francesi.

Prima che le forze dell’ordine scovassero i ragazzini alla guida dell’auto rubata, i figli Gaetano e Filippo li avevano invitati a costituirsi. E hanno ricordato l’ultimo incontro con la madre: “L’unica fortuna è che ci siamo organizzati per una cena la sera prima dell’incidente”.

L’impatto della vettura che ha travolto la donna sarebbe avvenuto all’altezza del civico 40, quando chi guidava avrebbe perso il controllo, invadendo un’area verde che fa da spartitraffico tra la strada e la sede tranviaria. Prima De Astis è stata sbalzata per alcuni metri, poi l’auto è andata a sbattere contro un cartello stradale. I quattro ragazzini si sono dileguati a piedi.

Questa mattina la Polizia locale di Milano li ha fermati: sono tre bambini

e una bambina che non hanno ancora 14 anni, ritrovati senza documenti in un campo nomadi, ovvero nel luogo in cui alcuni testimoni avrebbero indicato la direzione di fuga dei presunti pirati della strada.

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