Chi era Marco Veronese, l'imprenditore ucciso a coltellate a Collegno

Il 39enne era un installatore di citofoni e sistemi di videosorveglianza. Era separato e padre di tre figli piccoli. Il racconto di un testimone: "L'ho sentito urlare mentre veniva accoltellato". È caccia all'aggressore incapucciato

Chi era Marco Veronese, l'imprenditore ucciso a coltellate a Collegno
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È ancora sconosciuta l'identità del killer di Marco Veronese, l'imprenditore di 39 anni ucciso con almeno dice coltellate in strada a Collegno, in provincia di Torino, nella notte di giovedì 23 ottobre. Un testimone ha riferito agli investigatori di aver sentito la vittima urlare - "Cosa fai, bastardo?" - mentre veniva colpito da "una persona incappucciata", che poi "è scappata".

Chi era Marco Veronese

Marco Veronese era il titolare di una società che fornisce servizi di videosorveglianza e vigilanza, la M & M service, con sede a Collegno. Si era separato da poco e aveva tre figli piccoli. Come riporta il Corriere della Sera, dopo la separazione il 39enne era ritornato a vivere con i genitori in corso Francia, all'angolo con via Sabotino, dove si è consumato l'agguato mortale. La mamma lavora come badante, mentre il papà è in pensione.

La testimonianza del tabaccaio

I residenti del quartiere in cui il giovane è nato e cresciuto sono sotto choc. "Quello che gli è successo è assurdo. - ha raccontato un tabaccaio della zona al giornale di via Solferino - Era un uomo eccezionale, solare e gentile. Era un buono, non l’ho mai visto litigare: è impossibile che qualcuno gli volesse male. Lui e i genitori sono nostri clienti: tutte persone splendide. Faccio loro le condoglianze. Non sappiamo cosa possa essere successo a Marco, di certo questa zona è sotto assedio negli ultimi tempi: tutte le attività hanno subito furti e rapine".

I vicini dei genitori: "Era un uomo gentile"

Una vicina di casa dei genitori ha descritto Veronese come "una persona gentile, un bellissimo uomo, bravissimo e normalissimo. Lo vedevo spesso quando portava i nipotini dai nonni". La donna ha raccontato di aver appreso la tragica notizia stamattina: "Sono scesa per andare al lavoro e ho visto tutti i carabinieri sotto casa. Non avevo capito cosa fosse successo, poi il papà della vittima mi ha detto che avevano ucciso il figlio con delle coltellate".

Le ipotesi dietro l'omicidio

Gli investigatori escludono che l'uomo sia morto a seguito di una rapina finita male. L'ipotesi più probabile, al momento ancora priva di riscontro, è che qualcuno possa avergli teso un agguato.

Come hanno riferito un testimone, Veronese ha urlato mentre veniva colpito con almeno 10 fedenti: "Cosa fai, bastardo?", avrebbe detto rivolgendosi al killer. Poi le ultime parole, prima di accasciarsi a terra: "Oh mio Dio".

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