Delitto Pierina: "Sono io l'uomo della telecamera". Perché Dassilva potrebbe essere scarcerato

Il vicino continua a ribadire di essere lui l’uomo inquadrato dalle telecamere la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli

Delitto Pierina: "Sono io l'uomo della telecamera". Perché Dassilva potrebbe essere scarcerato
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C’è una prova che in tanti chiamano “prova regina” ma che divide l’opinione pubblica. C’è un uomo in custodia cautelare perché gli inquirenti pensano che la prova lo riguardi. Ce n’è un altro che smentisce l’ipotesi e dice di essere lui l’uomo nella prova, ovviamente estraneo ai fatti. E c’è soprattutto un’anziana, trucidata sotto casa in una calda serata di ottobre dell’anno scorso. Resta un caso complessissimo quello del delitto di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 in un vano tecnico afferente ai garage del condominio in via del Ciclamino a Rimini in cui viveva. O almeno è quello che si percepisce dall’esterno, poiché gli investigatori sono abbottonati.

Per l’omicidio è indagato Louis Dassilva, attualmente in custodia cautelare: secondo gli inquirenti, è lui che alle 22.17 di quel 3 ottobre transita all’esterno del condominio, inquadrato dalla car 3 della vicina farmacia. Altezza, corporatura, andatura claudicante - Louis aveva avuto un incidente in moto il giorno prima - un certo modo di piegare il braccio destro avrebbero convinto chi indaga che quella figura corrisponde a lui, che si potrebbe essere allontanato dalla scena del crimine. Un indizio in realtà, poco più di un’ipotesi, non certo una prova regina, tanto più che un altro uomo si è riconosciuto nel filmato della videosorveglianza.

Io mi sono riconosciuto, sono sicuro di essere io, al mille per mille. In Questura mi hanno fatto vedere tre video, presi in tre momenti diversi: io mi rivedo solo in quello del giorno in cui è successo il fatto”, ha detto questa persona, come riporta Il Resto del Carlino, ribadendo in questi giorni di averlo comunicato anche alla polizia. Si tratta di un vicino che non viene mai menzionato perché estraneo ai fatti: inizialmente aveva detto ai giornalisti di essersi riconosciuto (e anche la moglie aveva confermato gli orari in questione), poi un’indiscrezione relativa alla sua sit ha riportato che il vicino avrebbe smentito tutto, ma a quanto pare le cose non starebbero esattamente in questo modo.

C’è dell’altro: il gip Vincenzo Canterini vuole che venga chiesto l’incidente probatorio: servirà a chiarire chi è l’uomo inquadrato nel filmato. Intanto gli avvocati di Louis, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno svolto alcuni esperimenti per capire se in effetti l’assassino, stando alle tempistiche dell’omicidio, possa aver transitato alle 22.17 intorno al condominio.

A tutti questi dubbi se ne aggiunge uno importante. Gli inquirenti avrebbero isolato due Dna maschili sulla scena del crimine e nessuno di essi apparterebbe a Louis.

Particolare rilevanza assume il materiale genetico sulla gonna di Pierina, per il quale è inverosimile che ci possa essere stata contaminazione dei soccorritori o delle forze dell’ordine. Se gli accertamenti dovessero proseguire in questa direzione, forse per Louis si apriranno in uscita le porte del carcere.

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