Chieste ulteriori sul fidanzato di Roberta: "Non era infelice"

I famigliari di Roberta Bertacchi chiedono indagini più approfondite sulla morte della figlia, trovata impiccata al balcone il giorno dell'Epifania

Chieste ulteriori sul fidanzato di Roberta: "Non era infelice"
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Si indaghi più a fondo per istigazione al suicidio. È la richiesta avanzata, attraverso una denuncia, dai familiari di Roberta Bertacchi di Ruffano, in provincia di Lecce. La 26enne, che su Instagram aveva usato per sé il nickname di "amore_tossico_", fu trovata impiccata al balcone della sua casa a Casarano lo scorso 6 gennaio, il giorno dell'Epifania. E ora i genitori chiedono agli inquirenti di arrivare alla verità.

Secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, i legali di mamma è papà, ovvero gli avvocati Luciano De Francesco e Silvia Romano, nella giornata del 5 febbraio hanno depositato la denuncia alla locale caserma dei carabinieri.

Non si conosce ancora il contenuto della denuncia, ma le indiscrezioni parlano della richiesta di lumi su un presunto, eventuale legame tra i comportamenti del fidanzato di Roberta e il suo essersi tolta la vita con al collo una sciarpa della quadra di calcio del Casarano, tra l’altro di proprietà del fidanzato, tifoso noto nei gruppi ultras.

Stando al racconto del fidanzato, Roberta avrebbe litigato con alcuni amici la sera prima di togliersi la vita, per cui lui si sarebbe offerto di riportarla a casa. Ma a un certo punto la giovane non solo sarebbe scesa dall’auto, ma si sarebbe allontanata a piedi da sola. La coppia - che la sera del presunto suicidio sarebbe stata invece vista litigare in un pub della zona - aveva avviato la relazione da poco più di un mese e il fidanzato è comunque già stato sentito dagli inquirenti in qualità di persona informata dei fatti. Non è indagato, ma la pm Rosaria Petrolo ha aperto un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio a carico di ignoti.

Ci sono ancora molti interrogativi relativi alla morte di Roberta, ed è normale che i genitori vogliano vederci chiaro. L’autopsia condotta dal medico legale Alberto Tortorella ha evidenziato che la dipartita sia avvenuta a causa delle conseguenze della sciarpa intorno al collo, e sul resto del corpo non sarebbero stati evidenziati lividi o ferite.

Molti dei punti oscuri sono lontani dall’essere chiariti: Roberta non era infatti in possesso del suo smartphone, che si trovava in assistenza, quindi risulta impossibile che abbia lasciato dei segni del suo

presunto malessere, attraverso messaggi o altro. I genitori peraltro hanno sempre riferito di aver visto la figlia serena: la 26enne stava vivendo un periodo tranquillo della sua vita e da poco era andata a vivere da sola.

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