"Errore nell'imbracatura, niente malore". Così è morta Ghizlane sulla zipline in Valtellina

L'autopsia rivela com'è morta Ghlizlane Moutahir, la turista che ha perso la vita su una zipline in Valtellina la scorsa settimana

"Errore nell'imbracatura, niente malore". Così è morta Ghizlane sulla zipline in Valtellina
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Ci sono i risultati dell’autopsia e cinque iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo per la morte di Ghlizlane Moutahir avvenuta lo scorso 5 maggio. L’incidente nel quale ha perso la vita la donna, una turista 41enne di origini marocchine ma residente a Oliveto Lario e domiciliata a Sant’Angelo Lodigiano, era avvenuto mentre Ghizlane effettuava una traversata sull’impianto Fly Emotion, ovvero il volo sulll'aerofune che collega in Valtellina i centri di Albaredo e San Marco a Bema. Si tratta di un’attività molto amata dai turisti: registra 15mila passaggi ogni anno e l’80% dei fruitori è lombardo.

Il procuratore di Sondrio Piero Basilone si è così espresso, come riporta il Corriere della Sera: “Da un colloquio avuto dopo l'autopsia con il medico legale, dottor Luca Tajana, è possibile formulare cautamente alcune valutazioni, per la nettezza dei primi risultati macroscopici. Si può serenamente escludere che la signora Ghizlane Moutahir sia morta prima della precipitazione. Sono stati rilevati in sede si esame autoptico segni chiari di decesso conseguente a politraumatismi da precipitazione e l'assenza di segni che possano ricondurre ad un malore precedente alla precipitazione che abbia condotto a un infarto”. In altre parole Ghizlane è morta a seguito delle ferite riportate nella caduta e si sta valutando cosa possa essere accaduto con la sua imbracatura.

Ghizlane stava volando da sola - a volte i voli sulle zipline avvengono in coppia. Il tragitto era stato effettuato precedentemente da due nipoti che la stavano attendendo sulla piattaforma. Ma poco prima dell’attivo, la donna è apparsa effettuare alcuni movimenti, o perché l’imbracatura si sarebbe aperta o perché lei sarebbe scivolata fuori - è tutto da valutare nelle indagini. Poi il volo di trenta metri e il suo corpo ritrovato nel bosco, mentre i soccorritori non hanno potuto fare nulla se non constatare il decesso. Si ipotizza inoltre che Ghizlane potrebbe non avere indossato correttamente le cinghie che trattengono gli arti inferiori mentre si vola fino a una velocità di 120 chilometri all’ora.

A condurre le indagini sono i militari del Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Sondrio, mentre, come accennato, ci sono cinque iscritti nel registro degli indagati: l’amministratore delegato di Fly Emotion Matteo Sanguineti, il direttore dello

stabilimento che è stato teatro della tragedia e tre dei suoi dipendenti. Questi ultimi avrebbero aiutato la donna a indossare l’imbracatura e verificato che tutto fosse corretto, facendo così partire il volo sulla zipline.

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