Greta Spreafico scomparsa nel nulla 2 anni fa. Riaperto il caso: "Un indagato"

La rocker 53enne scomparve a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, il 4 giugno 2022. La Procura di Rovigo ha riaperto il caso con l'ipotesi di reato per omicidio e occultamento di cadavere

Greta Spreafico scomparsa nel nulla 2 anni fa. Riaperto il caso: "Un indagato"
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C'è una svolta del tutto inaspettata sul caso di Greta Spreafico, la rocker 53enne scomparsa a Porto Tolle, nel Polesine, di cui non si hanno più notizie dal 4 giugno 2022. La Procura di Rovigo ha deciso di riaprire l'inchiesta, archiviata un anno fa, procedendo con le ipotesi di reato per omicidio e occultamento di cadavere a carico di un nuovo indagato. Se l'esito delle indagini dovesse confermare lo scenario prospettato dagli inquirenti, si tratterebbe dell'ennesimo femminicidio in Veneto.

La riapertura delle indagini

A spingere per la riapertura del caso, sono stati i familiari della vittima su istanza dell'avvocato Nunzia Barzan, che assiste la madre di Greta Spreafico, Rosa Maria Donà. "Per noi finalmente si sta facendo il passo giusto, quello che stavamo attendendo da tempo. - dice al Corriere della Sera Simone Spreafico, il fratello della 53enne - In tutti questi anni, per noi che la conoscevamo bene, è stato lampante che quella indicata dalle indagini non poteva essere la strada giusta. La cosa che più ci addolora è che già due anni fa c'erano testimonianze rilevanti che sono state ascoltate troppo poco".

Il nuovo indagato e il mistero del cadavere

Sull'identità dell'attuale indagato vige il massimo riserbo. Sta di fatto che la nuova inchiesta getta ulteriori e inquientati ombre sulla misteriosa scomparsa della rocker. Inoltre, nei giorni scorsi, è stato ritrovato un corpo semi decomposto e privo di parte degli arti inferiori sulla spiaggia di Scano Boe a Porte Tolle. Stando a quanto apprende l'Adnkronos, non è escluso che possa trattarsi della salma di Spreafico. Tuttavia bisognerà attendere l'esito dell'esame autoptico per l'eventuale conferma, visto che da una prima ispezione medico legale l'ipotesi era stata scartata.

Chi era Greta Spreafico

Greta Spreafico aveva 53 anni e suonava in una band rock. Nel 2021 aveva lasciato la sua villa da 400 metri quadri di Erba a causa dei presunti rapporti difficili con la madre e i fratelli, decidendo di andare a convivere con il fidanzato. Poi, dopo la rottura, era tornata ad abitare da sola. A fine aprile 2022, si era trasferita a Porto Tolle per vendere a un cugino la casa del nonno. La vendita, pianificata per il 6 giugno, avrebbe fruttato alla donna circa 80mila euro.

La scomparsa

All'alba del 4 giugno 2022, le telecamere di sorveglianza cittadina ripresero il passaggio della vettura di proprietà della rocker, un Kia Picanto, sotto il varco "Accesso Barricata" in località Bonelli a Porto Tolle. Fu l'ultimo avvistamento. A seguito della denuncia di scomparsa, i carabinieri fecero un sopralluogo a casa della donna acquisendo il suo cellulare, che tra l'altro era spento. Gli accertamenti tecnici sul dispositivo non diedero riscontri utili alle indagini e l'auto non è mai stata ritrovata.

La prima inchiesta

Le attenzioni degli inquirenti si concentrarono su un giardiniere del posto, Andrea Tosi, che fu indagato dalla Procura di Rovigo dapprima con l'ipotesi di reato per sequestro di persona e poi per distruzione e occultamento di cadavere. Questi, secondo la Procura, sarebbe stato l'ultimo a vedere Spreafico prima della scomparsa. Lo scorso autunno, dopo un anno di indagini, il fascicolo a carico dell'uomo è stato archiviato. "Non era la persona giusta su cui puntare lo sguardo.

- puntualizza il fratello della 53enne - Secondo noi potrebbe aver visto qualcosa, potrebbe essere stato testimone involontario, ma non è la persona che potrebbe aver fatto del male a Greta". Poi conclude: "Secondo noi va indagato altro".

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