Cronaca nera

"Lavami i piedi", abusi, botte agli agenti: le follie degli stranieri in Italia

Tre cittadini stranieri si sono resi protagonisti di altrettanti episodi conclusisi tutti con una denuncia: c'è chi è stato accusato di aver umiliato e violentato la morte, chi ha aggredito i poliziotti dopo aver preso un treno senza avere il biglietto e chi avrebbe palpeggiato un'educatrice della comunità per minori nella quale era stato inserito

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Tre episodi segnalati nelle scorse ore, svoltisi a centinaia di chilometri di distanza l'uno dall'altro. Accomunati però dall'esito: tutti e tre i protagonisti delle vicende in questione sono stati denunciati, a vario titolo. Si tratta a quanto sembra di tre cittadini stranieri, accusati di violenza in tre differenti situazioni: c'è chi è stato accusato di aver violentato e maltrattato la moglie, chi ha aggredito la polizia ferroviaria e chi ha palpeggiato un'educatrice del centro per minori nel quale era stato appena arrivato. I casi in oggetto sono stati segnalati rispettivamente a Latina, Rimini e Livorno.

"Lavami i piedi". E lo straniero violenta la moglie

Martedì 10 ottobre un uomo di 29 anni originario dell'India si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, per l'interrogatorio di garanzia: il cittadino straniero risulta indagato per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Stando a quanto riporta LatinaToday, a denunciarlo è stata la consorte, con il pubblico ministero che ha chiesto per lui un'ordinanza con divieto di avvicinamento alla donna. Secondo il racconto della moglie, i fatti contestati si sarebbero consumati fra le mura domestiche. Il marito, che lavora come bracciante in un'azienda agricola del territorio pontino, l'avrebbe umiliata e maltrattata in più occasioni, chiedendole anche di lavargli i piedi. E in qualche caso avrebbe anche abusato di lei, costringendola ad avere una serie di rapporti sessuali contro la sua volontà. Accuse che l'indagato ha respinto, asserendo di non aver mai stuprato la coniuge e di non averne mai limitato la libertà. Ma saranno le prossime settimane a tracciare con tutta probabilità un quadro più preciso.

Sul treno senza biglietto, aggredisce i poliziotti

Il secondo episodio, reso noto qualche ora fa, è stato segnalato a Rimini, dove un cittadino straniero è finito in manette: dovrà rispondere di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Secondo la stampa locale, l'uomo era salito a bordo di un treno regionale senza aver prima acquistato il biglietto. E a dispetto delle successive sollecitazioni del personale, si sarebbe categoricamente rifiutato di scendere. Si è quindi reso necessario l'intervento della polizia ferroviaria, ma a quel punto lo straniero (apparso da subito in stato di agitazione psico-motoria) avrebbe dato in escandescenze: dopo aver inveito contro gli agenti, li avrebbe aggrediti anche sul piano fisico. A seguito dell'aggressione, un poliziotto ha riportato lesioni guaribili in quattro giorni. E dopo esser stato immobilizzato, l'aggressore è stato condotto in carcere in attesa degli sviluppi della questione.

Palpeggia e molesta l'educatrice della comunità educativa

Il terzo caso, riportato dal quotidiano Il Tirreno, arriva da Livorno e si è concluso con una denuncia per violenza sessuale. A denunciare un ragazzo di 17 anni è stata un'educatrice della comunità educativa per minori della città toscana nella quale il giovanissimo era stato inserito. Secondo quanto raccontato dalla vittima, il minore le avrebbe toccato il seno e, non contento, si sarebbe poi tolto sia i pantaloni che le mutande. Il minorenne era arrivato nella struttura il giorno precedente e l'episodio si sarebbe concretizzato mentre stava rientrando nella stanza che gli era stata assegnata. La vittima, in stato di choc, si è poi chiusa nel suo ufficio chiamando il 112, con l'immediato intervento di una volante della polizia di Stato. A seguito di quanto accaduto, il diciassettenne è stato allontanato dalla comunità in questione e affidato ai servizi sociali comunali.

E nei prossimi giorni sarà inserito in una nuova struttura per migranti, in attesa di essere nuovamente interrogato dagli inquirenti.

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