Neonati sepolti in giardino, Chiara Petrolini non risponde al gip

La 22enne, accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia. Il legale: "Manca qualche pezzo in questa storia"

Neonati sepolti in giardino, Chiara Petrolini non risponde al gip
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Chiara Petrolini, la 22enne accusata di aver ucciso e seppellito i suoi due figli nel giardino dell'abitazione di famiglia a Vignale di Traversetolo, nel Parmense, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari. Una scelta che il difensore della ragazza, l'avvocato Nicola Tria, ha definito "tecnica" e, dunque, ipoteticamente in linea con la strategia difensiva. "Questo non significa che in un altro momento non possa rendere dichiarazioni o sottoporsi a interrogatorio", ha puntualizzato il legale.

L'avvocato di Petrolini: "In questa storia manca qualche pezzo"

Petrolini, che si trova agli arresti domiciliari, risponde formalmente di omicidio premededitato e occultamento di cadavere del neonato partorito lo scorso agosto e di soppressione di cadavere del bimbo nato a maggio del 2023. Questa mattina, attorno all'ora di pranzo, la giovane è arrivata in tribunale a Parma assieme al suo avvocato. Camicia bianca, jeans chiaro e scarpe da ginnastica, si è parata il volto con alcuni fogli nel tentativo di schivare i flash dei fotografi. Al termine dell'udienza, durata pochi minuti, il legale ha risposto alle domande dei cronisti. "Credo che abbia fornito un contributo per nulla irrilevante per la ricostruzione dei fatti", ha precisato il difensore in riferimento all'assistita. Tria ha anche ammesso che, a parer suo, "in questa storia manca qualche pezzo", senza dettagliare ulteriormente la risposta.

"No a processi paralleli sui media"

La vicenda riguardante Chiara Petrolini, trapelata agli organi di stampa a inizio settembre, ovvero alcune settimane dopo il ritrovamento del primo neonato, ha suscitato grande clamore mediatico. "Io non ho intenzione di partecipare a processi paralleli sui media, non ho intenzione di anticipare scelte o strategie difensive; - ha detto l'avvocato della 22enne - Io credo, e ne sono fermamente convinto, al di là del vostro lavoro (dei giornalisti, ndr) e del clamore mediatico che in questo momento c’è su questa vicenda, che i processi si facciano in tribunale, l’unico luogo, esclusivamente, in cui si accertano le responsabilità e si ricostruiscono i fatti".

La nota della Procura

Sulla ipotetica mediatizzazione della vicenda e le tempistiche relative alla diffusione della notizia, è intervenuta la Procura con una nota a firma del procuratore capo Alfonso D'Avino. "Nessu atteggiamento di indulgenza nei confronti di Petrolini - si legge nel comunicato - avendo per lei chiesto, per ben due volte, la misura cautelare più grave, con ciò dimostrando il massimo rigore nell'applicazione della legge e nella gestione giudiziaria del caso".

E infine, conclude la nota: "La Procura di Parma può ritenersi soddisfatta (ci lasci passare l'espressione) per aver garantito, per circa un mese, la tranquillità e la serenità alla giovane protagonista della vicenda di Traversetolo".

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