Scontro Suv-scuolabus: morto l'85enne al volante. Aveva la patente sospesa

Il mezzo con 50 studenti è finito in un fosso: 15 ragazzi feriti. Per l'anziano l'ipotesi del malore

Scontro Suv-scuolabus: morto l'85enne al volante. Aveva la patente sospesa
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Un frontale tra un autobus pieno di studenti e un Suv guidato da un uomo di 85 anni con la patente revocata per la mancanza di requisiti medici. L'anziano è morto, una quindicina i ragazzi feriti. Ferito anche l'autista del mezzo di linea che, nonostante lo choc e le contusioni, ha mantenuto la calma ed è riuscito a seguire le procedure di emergenza, facendo uscire i passeggeri dalla botola sul tetto.

L'incidente nel comune di Piavon, nel Trevigiano. La corsa del bus, destinata prevalentemente agli studenti, era partita da San Donà di Piave alle 6,30 di ieri mattina. Verso le 7,45 lungo la via Maggiore, nella frazione di Oderzo, l'auto di Germano De Luca ha invaso la corsia opposta scontrandosi contro il bus. L'autista non è riuscito ad evitare l'impatto, che è stato violentissimo e ha fatto ribaltare il mezzo nel fosso che scorre lungo la carreggiata. Anche il Suv è uscito di strada, sull'altro lato. Per il conducente non c'è stato nulla da fare. Anche se le cause dell'incidente sono ancora al vaglio dei carabinieri, è probabile che l'85enne al volante abbia avuto un malore e perso lucidità. Alcuni testimoni lo avrebbero visto prima dello schianto procedere in modo incerto sulla strada. Nel bus, adagiato su un fianco nel fossato, tra gli studenti sotto choc, l'autista - un quarantenne con 18 anni di servizio - ha mantenuto il sangue freddo e si è preoccupato prima di tutto di mettere in sicurezza i ragazzi, facendoli uscire dalla botola che sta sul tetto del mezzo. Un comportamento da manuale, nonostante le contusioni. «È stato dimesso dall'ospedale, ma è molto provato per quanto è successo. Vorrei esprimergli un sincero ringraziamento», ha detto il presidente dell'azienda di trasporti Atvo, Stefano Cerchier. Il posto si è riempito di mezzi di soccorso, carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze e un elicottero. Per l'85enne non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Cinque ragazzi sono rimasti contusi, almeno altri dieci sono stati curati al pronto soccorso di Treviso e poi dimessi, altri se la sono cavata con qualche acciacco e un grande spavento. «Ho sentito lo schianto e la corriera che andava dentro al fossato, poi ci siamo tutti ribaltati», è la testimonianza resa alle Tv locali e al Tgr Rai di una studentessa. «C'era qualcuno che urlava di aprire la finestra - ha proseguito - di spaccare la finestra per uscire. La corriera è andata dentro il fossato e io sono andata a sbattere contro una delle sedie perché non tutti erano seduti, perché la corriera era molto piena».

L'anziano, celibe e da sempre impegnato in edilizia, molto attivo, guidava senza patente. A settembre gli era stato negato il rinnovo, annuale a quell'età, per mancanza di requisiti medici ed era scattata la sospensione.

Avrebbe potuto riaverla solo dopo avere fatto determinati accertamenti indicati dalla commissione medica, non è chiaro se relativi alla vista o all'udito. Una situazione che - a detta del sindaco di Fregona e suo tutore legale, Giacomo De Luca - ultimamente gli avrebbe fatto manifestare segni di un «eccessivo nervosismo».

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