Cronaca nera

Spara alla cognata, poi va in caserma con la pistola e confessa: "L'ho uccisa"

L'uomo, 47 anni, ha ucciso la cognata con una pistola semiautomatica. Poi è andata dai carabinieri e ha confessato. Ancora sconosciuto il movente del delitto avvenuto a Fossombrone (Pesaro Urbino)

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Ha sparato alla cognata con una pistola semiautomatica, poi si è costituito: "L'ho uccisa". Un omicidio dai contorni ancora poco chiari quello che si è consumato nella mattinata di martedì 25 luglio a Fossombrone, un paesino di campagna nella provincia di Pesaro Urbino. Il presunto assassino, reo confesso del delitto, ha consegnato l'arma ai carabinieri.

L'omicidio

Stando a quanto si apprende dalle prime informazioni, l'omicidio è avvenuto attorno alle ore 11.30 in una villetta a due piani di via Pirandello, in località Fossombrone. L'uomo, Andrea Marchionni, 47 anni, è sceso al piano di sotto dell'abitazione, dove vive il fratello Enrico, e ha sparato un colpo in testa alla cognata. Dopodiché, con l'arma ancora in pugno, si è consegnato ai militari dell'Arma. Il movente del delitto è ancora ignoto. Sul fatto indagano i carabinieri della Compagnia di Fano, guidata dal capitano Maximiliano Papale, e il Reparto operativo del Comando provinciale di Pesaro. Sul luogo si è recata anche la pm titolare dell'inchiesta, Simonetta Catani della Procura di Urbino. Sul corpo della vittima, 40 anni e madre di una bimba piccola, il magistrato di turno ha disposto l'autopsia

Chi è il presunto assassino

A quanto risulta, Marchionni è un ex falagname attualmente disoccupato che vive da solo. La tragedia ha sconvolto la piccola comunità di Fossombrone, un paesino di circa 9.500 abitanti nella media valle del Metauro. "Sono brave persone, gente che lavora", hanno raccontato all'Ansa alcuni conoscenti delle persone coinvolte nella vicenda.

Tra le piste seguite dagli inquirenti per spiegare il delitto, c'è quella di una difficile convivenza familiare.

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