"La torta avvelenata". Un titolo enigmatico su un biglietto ritrovato in auto. Era rivolto, secondo chi indaga, alla ex moglie Luciana Ronchi, uccisa a 62 anni a coltellate, e al figlio. Luigi Morcaldi, fino a tre anni fa compagno della vittima, sarebbe scattato per "rabbia e frustrazione". Ma, come sempre avviene in questi casi, in un contesto di violenza ritenuta normale: "Le davo qualche sventolone, cioè schiaffi, mai una cosa che ha superato il limite, mai sputato addosso - ha detto ai pubblici ministeri - almeno che mi ricordi, spintoni sì, non ricordo se è mai caduta per terra, mai una cosa che esce del sangue, solo scaramucce, cose normali". La confessione di Morcaldi, che domani sarà interrogato dal gip, è in linea con le sue azioni di questi giorni. Ha ammesso l'omicidio sì, ma solo dopo essere scappato e dopo che è stato individuato dagli agenti della locale che hanno letteralmente rastrellato il parco nord per ore. Dice che il delitto che non era premeditato, anche se i vicini hanno testimoniato che era appostato vicino casa di lei e la controllava da settimane. "Volevo spaventarla in modo violento", dice ai pm. "Pensavo due coltellate, non 14. Non ho capito più niente, volevo darle quella paura scossosa (testuale, ndr), 14 coltellate, sono un assassino dottore, non so che dirle. Io queste cose le sentivo in tv". Dice che è stato un delitto mosso da "impeto" ("l'ho vista, mi è venuta una rabbia, un odio, mi è salito tutto il male che mi hanno fatto"). Nel verbale, a tratti confuso, ha fatto riferimento a soldi spariti e la sua condizione di senzatetto ospite del dormitorio 'Casa Jannaccì: "Sono spariti 14.000 euro di oggetti di quella casa".
Morcaldi (in un frame pubblicato dalla trasmissione "Dentro la notizia" si vede l’uomo appena sceso dallo scooter pochi istanti prima di accoltellare la ex) ha ammesso che prima di ucciderla ha urlato: "Questa è casa mia, te ne devi andare". Questa mattina con i giornalisti ha parlato il procuratore di Milano Marcello Viola. "La vittima è stata colpita con 14 coltellate" e con "particolare accanimento al volto". Al punto stampa, con l'aggiunta Maria Letizia Mannella e il pm Giovanni Tarzia, e anche gli agenti della polizia locale, Viola ha spiegato che dalle immagini delle telecamere si vede l'uomo che "si muove con estrema determinazione e rapidità". Ha aggiunto che in Procura non è mai arrivata alcuna "segnalazione sulla coppia che era separata di fatto da tre anni", dopo una relazione iniziata negli anni '80 e caratterizzata da "conflittualità negli ultimi 7 anni fino al 2022". E risulta che ci fossero "contrasti di tipo economico". Morcaldi era "seguito dai servizi sociali per l'accoglienza nei dormitori, ma solo per questo motivo". Si è arrivati a bloccare l'uomo ieri attraverso la "localizzazione del telefono" e "in un'area vasta, quella del Parco Nord".
Era "abbastanza tranquillo" quando è stato fermato e ha detto "qualche frase ancora al vaglio". Il procuratore ha poi voluto esprimere "cordoglio e dolore per questo ennesimo fatto di sangue, per questo ennesimo femminicidio che macchia di nuovo le strade della città".