Cronache

A 102 anni prenota una visita «Tutto pieno, torni tra 12 mesi»

A chi ha cent'anni, probabilmente la vita sembra una piacevole malattia. Forse si torna davvero bambini, e si ripensa a quando, quasi un secolo addietro, quella tal febbriciattola e quella tal brutta tosse servirono a starsene due o tre giorni buoni buoni (...)

(...) in casa, a letto, sotto le coperte, coccolati dalla mamma, o dalla nonna, o dalla zia. Niente lavoro, niente commissioni, niente scuola, per i più fortunati che ci andavano. A chi ha cent'anni il Sistema Sanitario Nazionale può sembrare invece una presa in giro, o un augurio, dipende dallo stato d'animo, più che dallo stato di salute.

Ida Cucco, per esempio, ha 102 anni, e da quattro deve convivere con una cosa che ai tempi di quando era bambina sarebbe stato pura fantascienza. Si chiama «drenaggio biliare», e come tale comporta periodici controlli al fegato. Ci vuole l'ecografia al fegato, e ci vuole anche tanta santa pazienza per mettersi periodicamente in fila, magari dietro un atletico ventenne che si è strappato un bicipite femorale giocando a pallone. Ida Cucco, avendo 102 anni di santa pazienza ne possiede a quintali, ma qualche etto l'ha dovuto lasciare all'ospedale Profili di Fabriano, in provincia di Ancona. «Per tutto il 2019 non ci sono posti liberi. Torni l'anno prossimo», pare sia stata la risposta. Macabra ironia o previsione ottimistica? Poi dicono che i computer sono soltanto delle macchine che incamerano dati e cifre e li mettono in fila, magari in ordine di tempo all'insegna del vecchio motto «chi prima arriva meglio si accomoda». Macché, il cervellone del Ssn ha voluto anche lui fare la battuta, ha voluto fare il simpatico...

Dopo che la figlia della signora Cucco s'è fatta sentire, la Regione Marche ha corretto il tiro, ha come ri-tarato i neuroni del cervellone: «C'è un posto il 24 settembre». Meglio che niente, meglio che mai. Auguri a tutti, anche al... come si chiama? Ah sì: «Regime di libera professione».

Daniele Abbiati

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