Coronavirus

Le 8 regole dell'Unicef per spiegare il virus ai bimbi

Dall'ascolto ai giochi per insegnargli a lavarsi le mani: le 8 linee guida di Unicef indirizzate ai genitori

Le 8 regole dell'Unicef per spiegare il virus ai bimbi

I bambini sembrano essere meno esposti al rischio di contagio da coronavirus. Ma l'ansia e la paura, legate a questa situazione di emergenza, possono travolgere anche i più piccoli. E per gli adulti non è semplice spiegare cosa sta succedendo ai bimbi, che da settimane non vanno più a scuola, non vedono gli amici e non possono uscire di casa. Per questo, l'Unicef ha divulgato 8 linee guida, per aiutare i genitori a parlare del Covid-19 con i propri figli.

Ascoltateli

"Inizia invitando tuo figlio a parlare del problema", suggerisce l'associazione, che invita i genitori a scoprire quanto i bimbi sanno già rispetto alla situazione. Se invece sono molti piccoli e non hanno sentito parlare della pandemia, potrebbe non essere necessario metterli al corrente del problema, ma è bene ricordare loro le principali norme igieniche. Per far parlare i propri figli, possono essere utili storie, disegni o altre attività. Importante è ascoltarli attentamente, senza minimizzare le loro paure o ansie e rassicurandoli.

Spiegate in modo semplice

Anche i bamini devono sapere cosa sta succedendo, ma senza portare addosso il peso dell'inquietudine. Per questo, è necessario usare un "linguaggio appropriato per l'età", osservando attentamente le reazioni dei figli e prestando attenzione alle loro ansie. In caso non si conoscano le risposte alle domande dei più piccoli è bene non rispondere a caso, ma cercare la risposta insieme ai bambini, informandosi sui siti dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Mostrategli come proteggersi

Per proteggerli, il modo migliore è incoraggiarli a lavarsi le mani spesso e nel modo giusto. Per farlo, si possono usare, canzoni, giochi o video, così da rendere il momendo dell'igiene un gioco. È importante anche spiegare ai bambini di non avvicinarsi troppo alle persone e di coprirsi naso e bocca con il gomito, in caso di starnuto o colpi di tosse.

Rassicurateli

Per aiutare i più piccoli ad affrontare lo stress e l'ansia, causata dalle immagini televisive o dalle notizie che sentono, si possono creare "occasioni di gioco e relax". Per quanto possibile, è utile anche mantenere le abitudini, soprattutto prima dell'ora della buona notte, per evitare di sconvolgere completamente la vita dei piccoli. In caso di malattia dei figli, avvisa l'Unicef: "Rassicurateli: sapete che è duro, talvolta preoccupante o magari noioso, ma seguire le regole aiuterà a mantenere tutti sani".

Evitare discriminazioni

"Lo scoppio della pandemia ha comportato anche fenomeni di discriminazione razziale nel mondo", spiega l'associazione, che ricorda l'importanza di verificare che i bambini non alimentino tali comportamenti. Il virus, ovviamente, non ha niente a che vedere con origini, lingua o colore della pelle delle persone ed è bene che i genitori lo spieghino ai bambini, in caso sia necessario. In caso siano loro ad essere stati vittime di discriminazione, dovrebbero sentirsi al sicuro nel parlarne con gli adulti.

Gli aiuti

"È importante che i bimbi sappiano che le persone si stanno aiutando reciprocamente con atti di generosità e cortesia", si legge tra le 8 linee guida di Unicef, riprese anche dal Ministero della Salute. Per farlo, si possono raccontare ai bimbi le storie di medici, infermieri, giovani e uomini delle forze dell'ordine che stanno lavorando per cercare di vincere contro il virus e fermare il contagio. "Sapere che ci sono persone compassionevoli che agiscono può essere di grande sollievo", viene specificato.

Prendetevi cura di voi stessi

Per rassicurare i propri figli circa l'emergenza, i primi a comprendere la crisi dovrebbero essere i genitori. I bambini, infatti, sono in grado di comprendere le reazioni degli adulti alle notizie e, se si reagisce con paura o ansia, i piccoli assorbiranno questo sentimento. Sapere che i propri genitori sono calmi, aiuta i figli a sentirsi sicuri. "Se vi sentite ansiosi o abbattuti- avvisa Unicef- prendete del tempo per voi stessi e state in contatto con membri della famiglia, amici, persone di fiducia nella vostra comunità. Dedicate del tempo ad attività che vi facciano rilassare e recuperare".

Curate il dialogo

I bambini non vanno lasciati in uno stato di tensione.

Per questo, è importante che i genitori valutino bene il livello di ansia, guardando il linguaggio del corpo, il tono di voce e il respiro dei propri figli.

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