Abbiamo un problema: Cannes

Perotti, presidente Ucina, sulle defezioni: «Nella vita non ci sono soltanto ritorni economici»

Abbiamo un problema: Cannes

di Antonio Risolo

C'è voglia di ripartire. E si ricomincia nel segno di Genova anche se, per ragioni di calendario, sarà Cannes a inaugurare la nuova stagione dei saloni martedì prossimo. Perché Genova? «Perché siamo determinati a riprenderci la leadership della nautica», dice Massimo Perotti, presidente di Ucina-Confindustria Nautica e numero uno di Sanlorenzo. Ma si riparte anche dal mercato. «In effetti - dice Perotti - la situazione è migliore rispetto al 2013. L'industria nautica italiana dovrebbe chiudere l'anno con un segno «più» dopo 5 anni di pesantissime erosioni di fatturato. A maggio abbiamo registrato una crescita del 5-6%, ma negli ultimi tre mesi le cose non sono andate tanto bene, non solo per la nautica, a causa di problemi internazionali complessi che tutti conosciamo».

Torniamo a Genova, oggi più che mai sotto i riflettori.

«Il presidente di “Saloni Nautici” (newco paritetica Ucina-Fiera di Genova, ndr ), Anton Francesco Albertoni - aggiunge Perotti - sta lavorando molto bene per organizzare il 54° salone nonostante le nuove problematiche di tipo organizzativo. Direi che a tre settimane dal via possiamo contare su un'ottima adesione, in particolare per quanto riguarda accessori, motori, piccola nautica, la vela. Meno bene per quanto riguarda le barche oltre i 20 metri. Purtroppo alcune défaillances importanti si faranno sentire».

Proprio in un momento in cui il comparto nautico italiano andrebbe sostenuto con decisione e grande coraggio.

«Anche al di là dei meri ritorni economici e di bilancio - è il Perotti-pensiero - Nella vita non ci sono soltanto i bilanci... Esistono anche aspetti morali che guardano oltre i numeri e le convenienze di ciascuno. Mi corre l'obbligo di citare un esempio. Mi riferisco al gruppo Ferretti che, nonostante il momento difficile e con un recente cambio al vertice, ha fatto lo sforzo di partecipare al Nautico di Genova. Atteggiamento ineccepibile dal punto di vista etico-morale. Credo che anche Ferretti, se avesse ragionato esclusivamente sul ritorno economico, avrebbe avuto tutte le ragioni per dare forfait».

Intanto tra Cannes e Genova c'è l'intermezzo Montecarlo, il salone riservato ai magayacht.

«Tre appuntamenti - secondo il presidente Ucina - dai quali ci aspettiamo una buona presenza di mercato. Parlando con i soci ho avuto la sensazione che il nuovo anno nautico parta con delle percezioni decisamente migliori rispetto al settembre 2013. Dopo cinque-sei anni di segni negativi, e al di là dello stato di salute dell'economia più in generale, noto come ai clienti sia tornata la voglia di cambiare barche. Tuttavia voglio precisare che è impensabile tornare all'età dell'oro... Bruscamente interrotta nel 2008».

Intanto continua il duello per la leadership, almeno in Europa. Genova o Cannes? E come se ne esce? Riuscirà l'annunciato evento nautico «globale» di primavera, a ridosso di Expo 2015, a ridare a Genova quel che è di Genova? Riuscirà il «Festival del Mare», o come si chiamerà, a sostituire il tradizionale salone di ottobre anticipando Cannes?

«Il problema Cannes esiste - conclude Perotti - Come ho già detto alcuni player importanti hanno scelto la Croisette per presentare le novità dell'anno. Tutto questo non aiuta né Genova né l'industria italiana.

Detto questo, l'evento di primavera sarà sotto i riflettori della stampa internazionale. Se sarà un successo non lo so. Ci proveremo. Solo dopo si potrà ragionare sul calendario. Di sicuro i boat show non hanno futuro».

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